La riforma pensioni 2016/2017chiamata 'APE' non piace praticamente a nessuno: le ultime novità sui dibattiti raccontano soprattutto l'intervento di Tito Boeri che è andato giù pensante sulle scelte politiche del governo Renzi. Al centro del suo discorso, vi sono i dati del Rapporto annuale dell'Inps sulla spesa pensionistica e su altri aspetti previdenziali: la questione riguarda il fatto che il governo, non riuscendo ad agire in maniera concreta contro le 'iniquità' della riforma Pensioni Fornero, preferisce intervenire con misure parziali piuttosto che rivedere completamente nel suo impianto la legge.
Nel frattempo, l'allarme più inquietante è quello 'povertà': secondo i dati dell'Inps sono circa 6 milioni gli italiani che vivono con una pensione al di sotto dei 1000 euro e rappresentano circa il 40% di tutti coloro che percepiscono un reddito da pensione. Un altro aspetto sottolineato è il grande flop del part-time agevolato: sarebbero state fino a questo momento circa 100 le persone che hanno accettato questa forma di 'agevolazione' previdenziale.
L'attacco di Tito Boeri e le novità riforma pensioni oggi 8 luglio
Tito Boeri è andato giù pensante contro tutte le politiche economiche e previdenziali messe in campo dal governo Renzi. Le ultime novità sulla riforma pensioni 2016/2017 si concentrano soprattutto sulla concertazione intorno all'APE tra esecutivo e sindacati, ma l'elemento centrale, secondo Boeri, è invece un altro: con l'APE, che consiste in un prestito da restituire in vent'anni, si va incontro, di fatto, a un taglio permanente dell'assegno previdenziale, il che significa che il dato sulla 'povertà' non potrà che crescere nei prossimi anni.
Ed è appunto il tema della 'povertà' a essere al centro del Rapporto annuale Inps: circa 6 milioni di pensionati vivono con meno di 1000 euro al mese e il dato sembra destinato a crescere soprattutto qualora molti cittadini dovessero scegliere lo strumento dell'APE per l'uscita anticipata. Anche la 'piccola' riforma delle pensioni mediante part-time agevolato, mossa interlocutoria del governo Renzi, non ha dato assolutamente i suoi frutti, dal momento che sono state circa 100 le persone che vi hanno aderito.
Tito Boeri e gli scenari futuri: novità riforma pensioni oggi 8 luglio
L'intervento di Tito Boeri non potrà che suscitare molte critiche perché più di una volta si era chiesto al Presidente dell'Inps di evitare i commenti 'politici' e di dedicarsi maggiormente alla questioni 'tecniche'. Le novità sulla riforma pensioni APE, intanto, segnalano una battuta d'arresto nella concertazione, nella misura in cui la Brexit avrebbe cambiato molti profili e molte prospettive: la necessità di salvare alcune banche – cosa che sembra divenire ora dopo ora sempre più certa – non potrà che sottrarre fondi alla spesa pubblica e il pericolo è che sia proprio la riforma pensioni a risentirne maggiormente.
Per quanto riguarda l'APE, comunque, il nodo resta la questione 'penalizzazioni': il governo Renzi, intanto, proprio sul punto dirimente non ha fatto sapere ancora nulla e, a tal proposito, si attende un intervento chiarificatore di Tommaso Nannicini. Se non è giunta ancora alcuna novità in merito è perché il governo Renzi sta adottando una certa prudenza: gli scenari politici ed economici europei non sembrano permettere che il dibattito prosegua serenamente. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.