Come possono agire i docenti che hanno ricevuto la cattedra di destinazione nelle scuole del Nord Italia a seguito degli esiti sulla mobilità 2016? Due sono le strade percorribili: la prima consiste nella conciliazione, che è configurabile come ricorso. La seconda, invece, è mettersi in aspettativa. Vediamo, dunque, quali docenti sono interessati a scegliere tra le due possibilità e quali pratiche dovranno ottemperare per ribaltare i risultati della mobilità, soprattutto in presenza di evidenti errori da parte dell'amministrazione scolastica nell'assegnazione della sede. 

Ricorso mobilità scuola 2016: come presentarlo ed entro quando

La via della conciliazione con il ministero dell'Istruzione è, certamente, la soluzione più semplice da attuare.

Si tratta di un vero e proprio ricorso che dovrà essere presentato o inviato all'ufficio scolastico competente per provincia entro il termine dei quindici giorni dalla pubblicazione degli esiti delle operazioni di mobilità 2016. Il ricorso, fanno sapere i sindacati, sono gratuiti, in quanto si tratta di conciliazioni interne che saranno esaminati direttamente dagli uffici scolastici, se non dallo stesso ministero dell'Istruzione per i casi più spinosi. In ogni caso, il ricorso andrà a stabilire se sia stato prodotto un errore nell'assegnazione della sede del docente tramite l'utilizzo dell'algoritmo che, secondo quanto denunciato dai sindacati, non ha tenuto conto di tutte le possibili opzioni del contratto scolastico. 

Mobilità docenti 2016: modelli ricorso e aspettativa

Per poter presentare domanda di ricorso è necessario utilizzare dei modelli predisposti che si possono reperire in ogni sede dei sindacati.

Tali modelli andranno compilati in tempi rapidi, in quanto sono solo quindici i giorni che si avranno a disposizione, e spediti. In alternativa, i docenti che dovessero lamentare una sede non in linea con la propria situazione professionale e lavorativa, potrebbero optare per l'aspettativa. Ovviamente, questa scelta non darà luogo ad alcuna retribuzione, ma potrà servire a ritardare la partenza verso una Scuola del Nord in attesa di conoscere tutti gli esiti dei ricorsi.