Quali alternative possono scegliere i docenti dopo aver preso visione degli esiti della mobilità nella Scuola 2016-2017? A conclusione delle operazioni,gli insegnanti potranno sperare nella mobilità annuale delle assegnazioni provvisorie e delle utilizzazioni, ma chi ha figli in tenera età può avere maggiori opportunità di vedersi assegnata una sede gradita grazie al sistema delle precedenze. La lettera inviata da una professoressa di unascuola elementare di Milano, ma originaria di Reggio Calabria, al quotidiano Italia Oggi, può fare un po' di chiarezza.

Scuola, assegnazioni provvisorie e utilizzazioni: quali possibilità per la mobilità 2016?

La docente è stata immessa in ruolo un anno fa con il Piano straordinario della Buona scuola disciplinatadalla legge 107. Data la particolare situazione, comune a tantissimi insegnanti che hanno dovuto fare le valigie e andare a lavorare al Nord, la docente potrà sperare nella sola fase delle assegnazioni provvisorie dal momento che, non avendo potuto svolgere l'anno di prova, non potrà inoltrare alcuna istanza di utilizzazione. Inoltre, la docente, divorziatadal marito e affidataria dei figli, spera che possa far valere la propria condizione per ottenere la precedenza necessaria perrientrare a Reggio Calabria, dato che i figli dovranno seguire un percorso di mediazione relazionale con il padre presso gli uffici sociali della città calabrese.

Mobilità scuola 2016: assegnazioni provvisorie con figli fino a 12 anni

La risposta dell'esperto sulla richiesta di mobilità della docente prende spunto da quanto previsto dal contratto nazionale relativo all'assegnazione provvisoria e all'utilizzazione che accorda la precedenza sia alla lavoratrice madre che al lavoratore padre, anche affidatari od adottivi, per i figli che non abbiano superato l'età di 6 anni.

Pertanto, la precedenza potrà essere accordata prestando attenzione che i sei anni, al limite, debbano essere compiuti tra il 1° gennaio ed il termine del 2016. Mentre dai sei ai dodici anni di età dei figli si può sperare nell'assegnazione provvisoria interprovinciale, caso che potrebbe riguardare la stessa docente. Infine, come soluzione estrema, la docente potrebbe aver bisogno dell'aspettativa prevista dall'art. 18 del Ccnl, ma in questo caso dovrà rinunciare alla retribuzione.