L'intervento da parte del governo per i lavoratori precoci, riconoscendo uno scivolo ai lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni, avrebbe un costo stimato tra 1,2 e 1,8 mld di euro. Ogni anno ci sarebbe un platea di lavoratori interessata che oscilla tra i 60 ed i 67 mila soggetti. Raddoppiare la platea dei pensionati a cui versare l'assegno aggiuntivo denominato quattordicesima avrebbe una stima di costo di 800 milioni l'anno, l'obiettivo è quello di dare un maggior potere d'acquisto ad una platea di pensionati più ampia. Sempre per gli over 64, la platea degli aventi diritto aumenterebbe per via dell'aumento del tetto di reddito massimo per poterne usufruire, non cambia l'età minima per ricevere l'assegno aggiuntivo.

Si parla anche di un ricongiungimento gratuito dei conributi versati dai lavoratori in diversi ambiti lavorativi, oggi ricongiungere i contributi ha dei costi molto onerosi. Questo intervento costerebbe 87 milioni per il primo anno, ma a regime, dopo 10 anni, lo stato avrebbe un costo di 500 milioni di euro.

Costo anticipo pensione, unico intervento sicuro ad oggi

L'unico intervento che oggi possiamo dare per certo è la cosidetta Ape, l'anticipo della pensione, che porterebbe in pensione anticipata alcuni lavoratori a partire dal 2017. Il costo che avrebbe lo Stato sarebbe tra i 600 ed i 700 milioni, questi costi servirebbero per coprire parte del prestito dato al nuovo pensionato per i redditi bassi.

Infine troviamo l'ipotesi di adeguare la lista dei lavori usuranti, altro intervento allo studio da parte del governo, che costerebbe 20 milioni il primo anno e circa 72 milioni di euro ogni anno una volta entrati a regime.

1,5 mld di euro non bastano per tutti gli iinterventi

Si evince che il governo dovrà per forza fare delle scelte di intervento, la cifra destinata alla riforma delle Pensioni prevista, almeno fino ad oggi, è di 1,5 mld di euro, che non basterebbe a coprire tutti gli interventi previsti, dato che solamente intervenendo sui lavoratori precoci e sulle quattordicesime servirebbero tra i 2 ed i 2,6 mld di euro.

Da settembre ricominceranno i tavoli di trattativa tra l'esecutivo di governo ed i sindacati, dopo i vari incontri che saranno fatti sicuramente avremo delle novità.