Torna a parla di riforma Pensioni e aumento degli assegni minimi il presidente del Consiglio dei Ministri e segretario del Partito democratico. Dopo gli interventi dei giorni scorsi sulla flessibilità in uscita per la pensione anticipata in arrivo a settembre del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - rispettivamente Giuliano Poletti e Stefano Nannicini - è il premier Matteo Renzi ad affrontare oggi la questione previdenziale rilanciando l'aumento delle pensioni minime.

Intervento di Matteo Renzi sulla riforma pensioni

"Quello delle pensioni - ha detto Matteo Renzi - è un tema sul quale bisogna lavorare perché negli anni scorsi - ha sottolineato facendo riferimento non solo alla legge Fornero - si è intervenuti con l'accetta". Nelle ultime ore i sindacati hanno chiesto rassicurazioni sulle risorse che il governo intende investire sulla riforma pensioni, ritenendo ancora molto bassa la cifra di un miliardo e mezzo di euro riferita da Palazzo Chigi. "Dovremo trovare delle risorse in più - ha detto il premier parlando oggi alla festa dell'Unità  di Bosco Albergati (in provincia di Modena) - per le pensioni.

E non, come dice qualche scienziato - ha sottolineato - togliere i soldi dalle pensioni". Sa bene il premier che la questione rischia di esplodere sul piano sociale e che tante sono le attese sul fronte previdenziale anche in virtù delle speranze e delle aspettative alimentate dal governo in questi anni.

Il premier rilancia l'aumento delle pensioni minime

Oltre alla flessibilità per l'Anticipo Pensionistico (Ape) ci sono da risolvere la salvaguardia degli esodati, la questione dell'opzione donna fino al 2018, la formula quota 41 per il pensionamento dei lavoratori precoci, maggiori tutele per le persone impegnate nel tempo in lavori usuranti. "Dobbiamo portare aiuto - ha detto Renzi - a chi non ce la fa".

Il segretario del Pd rilancia la proposta dell'aumento delle pensioni minime su cui hanno insistito invano, in questi mesi, il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo e Forza Italia di Silvio Berlusconi. "Ci sono le pensioni minime troppo basse", ha detto Renzi promettendo interventi ma non indicando date e scadenze.