Il confronto sulla riforma Pensioni prosegue sul fronte politico, economico e sindacale e questo è un buon segno per chi aspetta novità per l'uscita anticipata dal lavoro e l'accesso a nuove formule di prepensionamento che possano superare le rigidità della legge Fornero. Ma una soluzione condivisa sulla flessibilità in uscita e sugli altri provvedimenti da attuare nel quadro della riforma pensioni non è stata ancora individuata, ancora diversi i nodi da sciogliere perché l'Ape di Renzi possa essere condivisa dalle organizzazioni sindacali e dalle forze parlamentari di maggioranza.

Infatti, a chiedere miglioramenti della proposta sull'Anticipo Pensionistico, oltre alla minoranza del Partito democratico, anche pezzi di Area popolare (Ncd-Udc).

Pensioni, nella maggioranza di governo manca ancora l'intesa

Non sembra proprio soddisfatto della riforma pensioni che sta disegnando il Governo Renzi il presidente della commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato della Repubblica. "Il Governo - ha detto Maurizio Sacconi - sembra voler risolvere tutto l'intervento sul sistema previdenziale in termini - ha sottolineato - esclusivamente assistenziali. Se è giusto considerare le fasce più deboli - ha proseguito il parlamentare di Area popolare (Ncd-Udc) - non è altrettanto giusto trascurare il ceto medio a rischio di impoverimento nell'età anziana perché - ha evidenziato - rifiutato da molte imprese per l'alto costo del lavoro".

Lo stesso Anticipo Pensionistico per gli over 63 non convince più di tanto l'ex ministro del Lavoro del Governo Berlusconi così come non convince i sindacati.

Sacconi: l'Ape sarà utilizzata solo da lavoratori con redditi minimi

"L'Ape stessa - ha aggiunto  Sacconi in un post sul blog www.amicimarcobiagi.com - sarà utilizzata solo da coloro che vi potranno accedere senza tagli e quindi - ha spiegato - dalle persone con redditi minimi". Per gli stessi motivi il presidente della commissione Lavoro di Palazzo Madama critiche anche le altre possibili misure sull'estensione della no tax area dei pensionati, sul riconoscimento dei contributi figurativi ai lavoratori precoci, così come l'aumento delle quattordicesime delle pensioni minime; tutte misure, secondo Sacconi, che "riguardano solo i meno abbienti" e dunque non intervengono in modo generale dando a tutti nuove possibilità di accesso alla pensione anticipata.