In questo mese di settembre sono state previste nuove opportunità a sostegno dei disoccupati e di chi è iscritto al programma Garanzia Giovani. Mentre da un lato infatti da oggi si può presentare domanda al Fondo SELFIEmployment sulla base di nuovi criteri, dall’altra parte chi è disoccupato può fare la richiesta sul nuovo assegno di ricollocazione, senza perdere il diritto ad altre indennità.

Vediamo in particolare quindi queste nuove politiche attive del lavoro, iniziando da Fondo SELFIEmployment non rende più necessario la partecipazione ad un percorso di accompagnamento.

Chi può presentare domanda per il Fondo SelfiEmployment?

Per presentare domanda bisogna aver più di 18 anni ed essere iscritti alla Garanzia Giovani. Occorre essere disoccupati e non frequentare un corso di studi o di formazione.

Anche le società e le associazioni fra professionali, le ditte individuali o le società di persone (il rappresentante legale deve detenere la maggioranza delle quote societarie)  e cooperative possono partecipare se avviate da 12 mesi.

I finanziamenti a tasso zero ( senza garanzie reali) saranno concessi all'avvio di nuove iniziative imprenditoriali nei settori della fornitura di servizi, delle produzione di beni e del commercio. Può essere concesso un

  • microcredito per investimenti tra i 5mila ed i 25 mila €
  • microcredito esteso: per investimenti tra i 25mila ed i 35mila €
  • ;piccolo prestito:per un investimento  tra i 35.001 ed i 50mila €.

Al fondo non possono accedere:

  • iniziative che dispongono il rilevamento di azienda già esistente
  • le imprese operanti nei settori dell’acquacoltura e della pesca, le attività relative alle lotterie e  alle scommesse.

Le spese ammissibili alle agevolazioni includono: ristrutturazione di immobili( con il limite del 10 %), beni immateriali ad utilità pluriennale, attrezzature, macchinari ed impianti, canoni di locazione e utenze, materiale di consumo, materie prime, stipendi.

Le spese saranno ammesse alle agevolazioni se risultano effettuate nel periodo tra la data di inoltro della domanda e il termine ultimo per completare il programma di spesaLa domanda  di finanziamento, firmata digitalmente, deve essere presentata in via elettronica, accedendo al sito www.invitalia.it. Se non si è partecipato al percorso di accompagnamento all’imprenditorialità occorre allegare il documento di approfondimento istruttorio. Invitalia valuterà, fino al termine dei fondi le domande in base all’ordine cronologico, effettuando anche una valutazione di merito sulla sostenibilità economica del progetto. Dopo 60 giorni dalla presentazione della domanda, Invitalia comunica il risultato

Sarà attivo da Novembre l’assegno di ricollocazione

Per chi è disoccupato da minimo 4 mesi e percepisce la Naspi da novembre è possibile fare richiesta per ricevere il nuovo assegno di ricollocazione.

Non si rischia infatti di dover rinunciare ad altre indennità come la Dis-Coll e l’Asdi. E’ però necessario aver stipulato il patto di servizio e aver presentato, la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro( la Did). L’assegno di ricollocazione infatti proprio in quanto misura di politica attiva del lavoro spetta a prescindere dalla Naspi e dall’Asdi essendo elargito sotto forma di voucher.

Occorre precisare però che mentre viene erogato il voucher, il patto di servizio viene sospeso. L’ammontare dell’assegno può oscillare dai 1.500 euro a un massimo di 4.000 euro. Quello che fa la differenza è infatti il profilo di occupabilità, che viene determinato dal centro per l’impiego o dall’agenzia.

L’assegno verrà speso obbligatoriamente nei servizi per i lavori pubblici o privati. In particolare si può scegliere di spendere il voucher nel proprio centro per l’impiego o in un’agenzia per il lavoro accreditata, che non vengono ripagati subito, ma solo dopo che hanno trovato una nuova occupazione per il richiedete beneficiario. Non basta cosi' solamente la consulenza e l’assistenza prestata. L’assegno di ricollocazione è un reddito esente da tassazione