È in dirittura di arrivo il Decreto legge semplificazioni che prevede delle agevolazioni innanzitutto prorogando ufficialmente al 30 novembre l’assegnazione agevolata dei beni ai soci così come richiesta dalle associazioni di categoria. Ricordiamo infatti che legge di Stabilità 2016 ha previsto un regime fiscale agevolato di carattere temporaneo per permettere l’assegnazione agevolata ai soci di alcuni beni mobili e immobili iscritti in pubblici registri, pagando una mini imposta. La proroga è stata inizialmente prevista al 30 settembre e la circolare n.

26/E dell'Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’aliquota da pagare è fissata all’8%, pari alla differenza tra il valore del bene assegnato e il costo riconosciuto. L’aliquota è del 10,5% per le società non operative o in perdita. L’obiettivo è infatti regolarizzare la situazione di quanti hanno utilizzato impropriamente la struttura societaria per intestare beni che sono di utilizzo familiare e personale.

Un’altra novità prevista riapre invece la finestra della voluntary disclosure e dà l’OK agli elenchi Intrastat per le comunicazioni e i servizi dei dati nei paesi black list. Inoltre non sono previste sanzioni per chi si dimentica di dichiarare la cessazione della partita Iva. Il DL semplificazione che assorbe l’omonimo Dlgs semplificazioni però non affronta l’abolizione degli studi di settore che come già anticipato restano a carico della prossima finanziaria 2017 allo stesso modo della norma sull’autonoma organizzazione ai fini Irap.

Anticipazioni della Stabilità 2017 sui rimborsi Iva e P.IVA freelance

Il governo intanto con la prossima Legge di Stabilità sta studiando di ridurre dal27,72% aldel 26-26,5% l’aliquota contributiva dei professionisti con P.IVA, iscritti alla gestione separata Inps pari a 500 mila persone, ricomprendendo dunque anche le spese assistenziali dello 0,76%.

Una buona notizia per formatori, grafici, informatici, pubblicitari, traduttori e chi è obbligato a iscriversi a una Cassa di previdenza privatizzata e ad un Albo. Si vogliono infatti avvicinare alla situazione di autonomi come artigiani e commercianti, che verseranno il 24%

Allo studio dell'esecutivo anche la questione dei rimborsi Iva e la reintroduzione della possibilità di effettuare i modelli F24 cartacei con il saldo sopra mille euro tra i privati.

Una misura positiva è anche quella che incide sulle spese di trasporto anticipate al professionista dal committente che non potrebbero considerarsi più reddito.

Novità introdotte dalla L n.166 contro gli sprechi alimentari

Intanto il governo con legge n.166/16 ha disciplinato normativamente gli sprechi alimentari, al fine di i favorire il recupero delle eccedenze di prodotti farmaceutici e alimentari. La stabilità 2016 aveva infatti contemplato la cessione gratuita di prodotti ad enti, fondazioni e associazioni con finalità di assistenza, educazione, beneficenza, studio o ricerca e alle ONLUS. Ora si è stabilito che il limite del costo dei beni ceduti oltre al quale si deve informare l’agenzia delle Entrate è fissato a 15.000 euro.Tale comunicazione è comunque facoltativa per importi anche sotto i 15 mila euro, senza limiti di valore, per gli alimenti (facilmente deperibili e che hanno superato il termine minimo di conservazione).

Essa deve essere trasmessa, ogni mese, per via telematica. Gli enti pubblici e privati che ricevono tali prodotti alimentari e farmaceutici hanno l’obbligo di perseguire, finalità civiche e solidaristiche. Essi devono destinare gratuitamente le eccedenze ricevute innanzitutto a soggetti indigenti. La cessione è sempre gratuita. Il donatario deve fornire una dichiarazione trimestrale di utilizzo dei beni che ha ricevuto. È richiesto un documento di trasporto. Per imprese agricole, invece tutte le operazioni di raccolta dei prodotti alimentari e agricoli è a carico della Onlus ricevente o dell’associazione di volontariato. Alle imprese donatarie i comuni possono applicare una riduzione della Tari alle utenze non domestiche.