E’ stato pubblicato dal Ministero della Giustizia i nuovo bando di esame che gli aspiranti, dopo l’espletamento del praticantato (di durata di 18 mesi), devono affrontare per poter accedere alla professione di avvocato. Gli esami si terranno nei giorni 13,14,15 dicembre. Il praticantato può essere sostituito dai tirocini formativi presso gli uffici giudiziari come vedremo nella seconda parte di questo articolo.
Le prove d’esame
La prova scritta consiste nella redazione di un parere motivato di diritto civile, uno di diritto penale e di un atto giudiziario (a scelta tra civile, penale o amministrativo). Le ore a disposizioni sono 7 e i candidati possono avvalersi (solamente per quest’anno) dei codici commentati. Al superamento delle prove scritte segue una prova orale che si può scegliere di sostenere in 2 sessioni (pre-appello, che si tiene nel mese di luglio o la sessione ordinaria che inizia a settembre).
Le prove orali consistono nella disamina di brevi questioni di 5 materie, oltre al diritto processuale civile o penale, a scelta fra diritto civile, tributario, costituzionale, del lavoro, penale, amministrativo, internazionale privato, comunitario, ecclesiastico.
La domanda di partecipazione scade l’ 11 novembre e può essere inoltrate solo per via telematica attraverso il sito“www.giustizia.it”, sezione “Strumenti/Concorsi”.
Il candidato, per poter partecipare è tenuto a pagare una tassa di euro 12,91utilizzando il Modello F/23, inserendo la voce 729/T per il tributo. Il “Codice Ufficio” è quello dell’Ufficio dell’Agenzia fiscale proprio al domicilio fiscale di ciascun praticante avvocato; un contributo spese 50,00 €; l’imposta di bollo (marca da 16,00 €).
Tirocini formativi retribuiti presso gli uffici giudiziari, anche in Cassazione.
Come previsto dall’art. Art. 73 del D. Lgs. 69/2013, i laureati in legge che non abbiano superato i 30 anni di età possono affiancare un magistrato per una durata massima di 18 mesi.
Coloro che hanno una media di esami non inferiore a 27/30, sulle materie indicate dal decreto, oppure un voto finale di 105/110 o superiore hanno la possibilità di accedere agli stages atraverso i quali scopriranno la realtà giudiziaria dall’ottica del magistrato. I tirocinanti saranno inseriti nel cd. “ufficio del processo” e svolgeranno le attività variabili tra i diversi uffici anche in virtù delle esigenze del relativo giudice “formatore”.
E’ prevista una borsa di studio di euro 400 mensili. Le attività dei tirocinanti si articoleranno in tre fasi:Attività preparatorie all’udienza: studio, verifica e riordino dei fascicoli; redazione di schemi di sintesi della causa; discussione con il magistrato.
Attività in udienza: assistenza alle udienze; verbalizzazione in udienza, anche tramite apparecchiature informatiche; segnalazioni per la cancelleria (annotazioni, ricerca atti o supporti mancanti, richiesta di stampa di atti depositati digitalmente). Attività successive all’udienza: discussione dei fascicoli assegnati dal magistrato; redazione di bozze dei provvedimenti giudiziali (sentenze ecc);
Gli Uffici giudiziari presso i quali poter svolgere i tirocini è stato notevolmente ampliato dal D.L. 168/2016 entrato in vigore il 31.08.2016 (oggetto di conversione): Tribunali ordinari, Corti d’Appello, Tribunali di sorveglianza, uffici requirenti, Tar, Consiglio di Stato, Tribunali per i minorenni, ed anche presso la Corte di cassazione e la Procura generale presso la Corte di cassazione.
I veri vantaggi del tirocinio formativo:
Costituisce titolo per l'accesso al concorso per magistrato ordinario; è valutato per un periodo pari ad un anno di tirocinio forense e notarile; costituisce titolo di preferenza per la nomina a giudice onorario di tribunale e a vice procuratore onorario; costituisce titolo di preferenza, a parità di merito, nei concorsi indetti dall’amministrazione della giustizia, dall’amministrazione della giustizia amministrativa e dall’Avvocatura dello Stato.