Le ultime novità pensioni precoci oggi 15 settembre parlano soprattutto dell'ultimo intervento di Giuliano Poletti, il quale ha sottolineato come la situazione sia molto complessa e i costi previsti molto alti, e che, dunque, è necessario, per il momento, un approfondimento. Di tutt'altro tenore, invece, gli interventi dei sindacati che, convocati per il 21 settembre, fanno sapere all'esecutivo che la risoluzione concordata della vertenza dei lavoratori precoci sarà fondamentale per l'accordo complessivo sulla riforma Pensioni.

Sono varie, comunque, le proposte sul tavolo delle trattative, ma è anche vero che si avvicina la data della legge di stabilità e il governo Renzi è a caccia di risorse per mettere in campo tutte le misure concordate, dall'APE all'allargamento della platea della quattordicesima.

Poletti e le novità pensioni precoci oggi 15 settembre

Le ultime novità precoci parlano dunque dell'intervento di Giuliano Poletti. Il ministro del Lavoro ha sottolineato come la situazione dei lavoratori precoci sia particolarmente complessa perché la platea è ampia e i costi rischiano di essere troppo elevati. Secondo Poletti, è necessario, prima dell'incontro del 21 settembre, compiere dei calcoli precisi, perché al momento è impossibile definire la tipologia dell'intervento.

I nodi da sciogliere, al momento, sono due: il primo riguarda il provvedimento stesso, se continuare sulla strada del bonus contributivo per ogni anno che si è lavorato prima del raggiungimento del diciottesimo anno d'età; il secondo riguarda l'asticella mediante la quale permettere l'uscita anticipata, se a 41 anni netti o a 41 anni e 10 mesi.

I sindacati e le novità pensioni precoci oggi 15 settembre

Le ultime novità precoci oggi 15 settembre parlano anche degli interventi dei sindacati sulla questione. Secondo Susanna Camusso (Cgil), la risoluzione della questione dei lavoratori precoci diventerà la chiave di volta per l'accordo sull'intera piattaforma di riforma pensioni, mentre per Barbagallo (Uil) il governo Renzi deve soltanto tirare fuori i soldi e la situazione può essere risolta in maniera concordata e diretta.

Furlan (Cisl), invece, da sempre più 'morbida' nei rapporti con il governo, si augura che si possa trovare l'accordo per portare a compimento una riforma che ha visto l'apporto delle parti sociali.

Le proposte sul tavolo e le novità pensioni precoci oggi 15 settembre

Sono varie le proposte sul tavolo delle trattative per risolvere la questione dei lavoratori precoci. Innanzitutto, come abbiamo già visto, il bonus contributivo di 4/6 mesi per ogni anno prima del 18° e il requisito per l'uscita (41 anni o 41 anni e 10 mesi). In secondo luogo, la Quota 41 richiesta dai comitati, mediante la quale si va in pensione senza penalizzazioni al raggiungimento di 41 anni di contribuzione. Infine, l'idea 'APE social': si tratterebbe di far rientrare i lavoratori precoci nella categoria di coloro che non pagherebbero penalizzazioni con l'uscita anticipata; in quest'ultimo caso il problema sarebbe la definizione della platea e dei requisiti. Insomma, si tratta di un rebus molto complesso e sul quale si gioca il futuro della riforma pensioni. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.