Le ultime notizie pensioni di oggi14 settembre si concentrano, soprattutto, sui commenti venuti fuori a seguito dell'incontro tra governo e sindacati e soprattutto restituiscono le parole di Susanna Camusso. La leader della Cgil sottolinea l'eccessiva euforia per l'intesa che sarebbe stata raggiunta: si tratta, invece, di vederci più chiaramente e di definire in maniera più chiara quali sono le risorse che si intende mettere in campo. Nel frattempo, è tornato a farsi sentire anche Cesare Damiano, il quale ha sottolineato quali devono essere altri nodi da sciogliere che il governo Renzi non dovrebbe 'dimenticare': i lavoratori precoci e gli esodati.

Infine, si segnala anche un intervento 'entusiasta' della Fornero, la quale sottolinea i meriti della sua riforma Pensioni.

Camusso, Fornero e le ultime notizie pensioni, oggi 14 ottobre

Le ultime notizie pensionisi aprono soprattutto con le parole di Susanna Camusso. I punti sottolineati dalla Segretaria confederale della Cgil sono i seguenti. Innanzitutto, il governo Renzi non ha mai portato al tavolo delle trattative nessun documento sulle risorse da impiegare: in questo modo diviene praticamente impossibile ragionare sui numeri e l'efficacia dell'intervento APE. Un altro elemento è determinato dalla penalizzazione-zero al di sotto dei 1500 euro lordi, secondo la Camusso rischierebbe di creare disparità nelle differenti forme di disagio.

Infine, l'incontro del 21 settembre difficilmente potrebbe essere quello conclusivo se il governo Renzi non svela realmente le sue carte.

Anche la Fornero, poi, ha deciso di intervenire. Il suo discorso è sembrato molto chiaro: se oggi ci sono i mezzi per proporre una flessibilità in uscita è soltanto grazie alla sua riforma pensioni tanto contestata; nel merito, poi, l'ex ministro ritiene che l'anticipo sulla pensione debba essere pagato dalla collettività soltanto a chi soffre situazioni di disagio, mentre gli altri dovrebbero pagarsela da soli.

Damiano, i nodi da sciogliere e le ultime notizie pensioni oggi 14 settembre

La riforma pensioni del governo Renzi prende corpo e Cesare Damiano si dice contento di quanto deciso fino a questo punto: giudizio positivo lo ha espresso sia sull'APE, sia soprattutto sull'allargamento della platea della quattordicesima. L'ex ministro, però, ci tiene a sottolineare che, per essere veramente e completamente positivo il giudizio, bisognerà sciogliere ancora dei nodi: da un lato, i lavoratori precoci e le loro istanze; dall'altro, gli esodati e la tanto attesa ottava salvaguardia.

Insomma, il PD sembra fare quadrato intorno alla riforma proposta dall'esecutivo per lanciare un segnale distensivo dopo tutte le polemiche interne connesse al referendum costituzionale. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.