"Si deve trovare una soluzione, perché non c'è una prospettiva previdenziale per i giovani e perché non si può vivere nella forbice tra imprese che hanno bisogno di innovare e contemporaneamente vedono allungarsi l'età". Sono le parole del Segretario Generale Cgil Susanna Camusso in merito alle discussioni in corso sull'anticipo pensionistico e sulle altre misure di flessibilità e tutela previdenziale in discussione con il Governo.
Il prossimo 6 e 7 settembre ci saranno i nuovi confronti con i tecnici dell'esecutivo in merito ai nodi ancora irrisolti nel comparto, nonostante siano ormai passati cinque anni dall'approvazione dell'ultima Manovra restrittiva e di austerity sulle Pensioni. "Non ci può essere l'idea che se uno va a lavorare a 14 o 15 anni, poi deve avere la prospettiva di arrivare fino a 70" prosegue la sindacalista, evidenziando uno dei problemi più urgenti da affrontare, ovvero la situazione vissuta dai lavoratori precoci. Mentre invita anche ad evitare la scusa della mancanza di coperture: "ogni volta che si è messo in atto un taglio sui diritti delle persone e sul sistema previdenziale si è tirato in ballo il tema della sostenibilità economica", ricorda la sindacalista.
Al contrario, "il sistema previdenziale in Italia non costa più che negli altri Paesi europei ed è più che sostenibile dal punto di vista finanziario".
Riforma pensioni, resta al centro dei riflettori la questione generazionale
Stante la situazione appena descritta, appare chiaro che la questione dei lavoratori in età avanzata costretti a restare bloccati sul posto del lavoro pone in essere non pochi dubbi anche per il possibile inserimento lavorativo dei giovani e per il loro futuro previdenziale. Nella giornata di ieri Ivan Pedretti della Spi - Cgil ha chiesto di porre termine alla contrapposizione tra giovani e anziani, un tema già trattato anche da Susanna Camusso.
"Bisognerebbe avere politiche che creino lavoro per i giovani, perché la previdenza è sempre lo specchio del mercato del lavoro".
Pensioni flessibili: accordo con il Governo complicato ma ancora raggiungibile
In merito invece al tema del prossimo confronto con il Governo, Susanna Camusso parla di un accordo difficile da raggiungere, seppure vi sono ancora le possibilità per un esito positivo. La prova del nove arriverà come sempre dai numeri, ovvero dalle coperture che l'esecutivo garantirà per l'avvio delle riforme in favore dei pensionandi e di chi è già entrato nelle tutele previdenziali dell'Inps, ma percepisce redditi bassi. Le stime espresse genericamente dai sindacati nelle scorse settimane prevedono uno stanziamento di almeno 2-2,5 miliardi di euro.
Qualora non dovessero arrivare le risposte attese, la Cgil si è detta comunque pronta ad avviare una nuova mobilitazione. "La prossima sarà una settimana importante. Ripartirà il confronto con il governo sulle pensioni. Dei pensionati si discuterà il 7 e il 12 settembre. Come sempre vi terrò aggiornati e vi informerò sull'esito di questi due incontri", ha ricordato Ivan Pedretti lo scorso 30 agosto. Ora non resta che attendere quale sarà il riscontro in arrivo dai tavoli sindacali in programma nei prossimi giorni.
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