Il Consiglio di Stato, a distanza di meno di un mese dalla prossima Adunanza Plenaria che si terrà il prossimo 16 novembre, dove si discuterà nel merito la questione dei Diplomati Magistrali in Gae, è tornato a pronunciarsi con una ordinanza cautelare emessa il 24 ottobre dopo lo svolgimento della Camera di Consiglio tenutasi un mese fa in seguito ad uno dei tanti ricorsi proposti dai legali per l'esclusione dei ricorrenti dalle graduatorie ad esaurimento.

Il Consiglio di Stato intima perentoriamente al Miur di dare integrale esecuzione dell'ordinanza cautelare altrimenti si procederà al commissariamento dell'amministrazione resistente.

La conferma di un diritto

Si continua dunque a tenere dritta la barra sull'orientamento già espresso dai giudici di Palazzo Spada in diverse circostanze analoghe. Per questo, nel dispositivo appena emesso viene richiamata l'ordinanza 2394 emessa lo scorso 24 giugno 2016. Anche quello del Tar Lazio sulle immissioni in Gae dei diplomati magistrali ante 2001/2002 segue la stessa lunghezza d'onda ma spesso, dopo le ordinanze, si rende necessario da parte dei legali attendere la discussione della Camera di Consiglio per proporre i ricorsi ad ottemperanza a causa della tattica ostruzionistica del Miur che nega i contratti ai destinatari dei provvedimenti della giustizia amministrativa.

Diritto di stipula di contratti

Nella sostanza viene detto che non c'è nessun motivo valido per ritenere le immissioni con riserva 'depotenziate' rispetto a quelle a pieno titolo. Si possono e si devono far stipulare contratti a tempo determinato o indeterminato senza distinzioni regionali o addirittura locali. Gli Usp pertanto devono attenersi a quanto disposto pena il commissariamento e il conseguente rischio di ulteriori azioni legali a loro carico. Nè il Miur può arbitrariamente decidere di fissare date o limiti temporali di sorta alle ordinanze emesse prima o dopo una certa data. E ancora va ricordato che i diplomi magistrali equivalenti hanno tutti medesimo valore abilitante, che siano quadriennali, sperimentali o tradizionali.