Da quest'anno, per poter accedere ai 500 euro previsti per l'auto formazione dei docenti, occorrerà essere in possesso dell' Identità Digitale Unica, ovvero lo spid. Questo servizio, inoltre, permetterà ad insegnanti e imprese di accedere a numerosi altri servizi online della pubblica amministrazione. Vediamo nel dettaglio come è costituito lo Spid.

In cosa consiste lo Spid?

L’identità Spid rimpiazza, di fatto, i diversi codici utilizzati finora per usufruire di diversi servizi. È costituita dal nome utente e dalla password da voi generata: grazie a queste due credenziali, sarà possibile accedere alla piattaforma "carta del docente" e a tutti i servizi online, attivabili e funzionanti nei prossimi mesi.

Per una maggiore riservatezza dei dati, vi ricordiamo che la password va aggiornata ogni sei mesi (in ogni caso sarà il gestore dell’identità digitale a fornire tutte le informazioni necessarie). Inoltre è bene ricordare che lo Spid è gratis per due anni, per tutti i cittadini che ne faranno richiesta entro il 31 dicembre 2016.

A quali servizi si potrà accedere con lo Spid?

In alcune regioni sono già attivi molti servizi che richiedono lo Spid, mentre in altre - soprattutto quelle del Mezzogiorno - saranno attivi a partire dal 2017. In linee generali, con il codice Spid si potranno effettuare pagamenti quali Tasi e bollo auto, effettuare prestazioni sanitarie, richieste all'Inps per il riscatto della laurea, assegni familiari, consultazione Cud.

Lo Spid, dunque, si presenta come uno strumento validissimo per la fruizione semplificata dei servizi della PA. Fino ad ora i servizi già collegati a SPID sono 4.215, e le identità erogate 268.278. Secondo le previsioni dell'Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, le identità digitali potrebbero superare i 9 milioni entro il 2018. Inoltre l'introduzione dello Spid dovrebbe costare ad ogni service provider privato fino a 9 euro per utente l’anno. Per altre informazioni su come richiederlo, vi rimandiamo alle news precedenti.