Il 2017 porta con sé alcune novità per quanto riguarda la visita fiscale cui è soggetto il lavoratore dipendente in caso di malattia; in particolare, cambiano le regole che riguardano gli orari di reperibilità e le sanzioni previste in caso di irreperibilità. E’ il caso, quindi, di informarsi per tempo su quelle che sono le nuove regole per la malattia e l’assenza dal lavoro che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2017 per evitare brutte sorprese.

Visita fiscale 2017: orari e adempimenti del lavoratore

Tra le novità che entreranno in vigore nel 2017 per quanto riguarda la visita fiscale per il lavoratore in malattia, il fatto che i controlli possono scattare già nel primo giorno di malattia, mentre restano invariate le modalità di comunicazione dell’assenza, la cui tempistica è regolata dai contratti collettivi nazionali di lavoro delle singole categorie.

Oltre alla comunicazione, rimane l’obbligo di richiesta del certificato medico entro 48 ore che sarà inviato all’Inps dallo stesso medico per via telematica.

Invariati anche gli orari di reperibilità del lavoratore in malattia che sono i seguenti:

  • lavoratori privati, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19;
  • lavoratori pubblici, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

L’assenza in caso di visita fiscale durante gli orari di reperibilità è giustificata nel caso di accertamenti sanitari effettuati negli orari di reperibilità. Esclusi dall’obbligo anche i casi di gravi patologie che richiedono la somministrazione di cure salvavita e gli infortuni sul lavoro.

Le sanzioni in caso di irreperibilità

Si inaspriscono le sanzioni previste in caso di irreperibilità del lavoratore che, qualora non riesca a giustificare entro quindici giorni l’assenza alla visita fiscale, perderà il 100 % della retribuzione per i primi 10 giorni di malattia.

Dopo la prima visita fiscale non andata a buon fine, il lavoratore sarà convocato per una seconda visita presso l’Asl, e in caso di una seconda assenza perderà anche il 50% dei rimanenti giorni di malattia. Una terza assenza comporterà una sanzione che prevede la perdita della retribuzione per tutto il periodo di durata della malattia.