Le anticipazioni sui contenuti dell'intesa sulla mobilità 2017/18 che circolano da ieri sera, sono state sostanzialmente confermate da Pino Turi, segretario della UIL Scuola. Orizzonte Scuola riporta le conferme che il sindacalista ha dato circa i contenuti che dovrebbero prendere vita oggi per i prossimi trasferimenti e ha fornito indiscrezioni importanti circa le modalità di funzionamento della prossima mobilità: in cantiere c'è anche la possibilità di passare da ambito a scuola.
Da ambito a scuola nella prossima mobilità 2017/18?
Pino Turi conferma: la prossima mobilità 2017/18 del Miur sarà semplificata rispetto alla precedente, in quanto si svolgerà in un'unica fase e domanda. Tutto dovrebbe essere pronto per il 15 gennaio. Tra le indiscrezioni nuove che lascia trapelare, Turi menziona la revisione della tabella di valutazione dei titoli (senza entrare nei dettagli), la possibilità di incrementare il numero di preferenze delle scuole nella domanda di mobilità (al momento il massimo è tre) e l'apertura di una nuova fase, ovvero la possibilità di passare da ambito a scuola e viceversa. Quest'ultimo punto è sicuramente un aspetto innovativo, che sembrava la legge 107 avesse censurato.
Si tenta di trovare una soluzione che metta tutti d'accordo, anche i precari. Turi menziona la possibilità di una qualche variazione sugli accantonamenti provinciali, per lasciare più posti per i precari. In quanto all'algoritmo, il segretario della Uil rassicura che non sarà complesso per cui non ci si aspetta che vi siano errori come quelli dello scorso anno. Ma che dire della chiamata diretta?
Chiamata diretta: la trattativa è aperta
La chiamata diretta nella scuola resta, il Miur non ha dubbi. I sindacati proporranno un accordo oggettivo ma innovativo rispetto allo scorso anno. Si è parlato più volte di stabilire oggettivamente i criteri di valutazione. Si resta in attesa di capire quanto questa promessa venga mantenuta...
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