Uno degli argomenti più ricercati del periodo, secondo le analisi Google e i trend di ricerca in rete, sul tema lavoro e previdenza, resta in Italia quello delle Pensioni e delle ultimissime notizie correlate alla materia. La manovra finanziaria del 2017, in particolare, è stata emanata quest'anno anche con il fine ultimo di agevolare l'uscita dal lavoro tramite il riconoscimento della Quota 41 e delle pensioni precoci.
Oggi si può affermare con certezza che le misure introdotte dalla Riforma delle Pensioni attraverso la Legge di Bilancio non saranno più attive da gennaio (come era stato inizialmente previsto) ma che, piuttosto, i lavoratori interessati potranno avere accesso alla pensione anticipata a partire dal primo maggio 2017. Restano fermi, invece, gli altri requisiti stabiliti inizialmente. La quota 41, infatti, sarà riconosciuta soltanto a determinate categorie di persone, tra cui coloro i quali hanno svolto attività e/o lavori usuranti. Una specificazione questa che andrà ad agevolare l'uscita dal lavoro di 75.000 soggetti, senza oneri o costi aggiuntivi per questi ultimi.
È importante ricordare che in questa categoria non rientrano i lavoratori precoci in generale, e cioè quelli che hanno lavorato prima dei 19 anni di età. La Legge di Bilancio, difatti, ha introdotto la Quota 41 all'interno del pacchetto di riforma delle pensioni specificando il possesso di ulteriori requisiti da parte dei soggetti beneficiari, i quali, nello specifico, dovranno essere:
- Lavoratori in stato di disoccupazione involontaria (che sono stati quindi licenziati, che si sono dimessi per giusta causa o che hanno cessato il proprio rapporto di lavoro a seguito di risoluzione consensuale);
- Lavoratori che assistono, da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità;
- Lavoratori a cui è stata riconosciuta un'invalidità civile superiore al 74%;
- Lavoratori che, come abbiamo già detto, svolgono o hanno svolto lavori usuranti.
Le attività considerate gravose e usuranti saranno indicate in un'apposito decreto del Governo, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di stabilità, e quindi entro il 1° marzo 2017.
Di conseguenza, solo il lavoratore precoce rientrante anche in una delle quattro categorie sopra elencate, una volta verificato il possesso dei requisiti, potrà vedere riconosciuto il suo status ed accedere quindi alla pensione anticipata.
Tuttavia bisogna ricordare che, dato che ormai sembra chiara la posizione dei rappresentanti in Parlamento di ritardare le prossime elezioni, la decisione della Consulta popolare di domani, se dovesse confermare questa intenzione, andrebbe ad incidere nuovamente sui tempi della riforma pensioni, allungando i tempi e ridefinendo il piano di intervento attuale.