In arrivo numeroso novità quest'anno per i lavoratori desiderosi di andare in pensione prima del previsto. Per tutti quelli che hanno lavorato fin da giovani o che sono stati impiegati in lavori usuranti, quest'anno, a differenza delle disposizioni previste dalla Legge Fornero, sarà possibile richiedere lo sconto in uscita per la pensione.

E' in questo quadro che si inserisce la nuova Ape Volontaria, l'anticipo pensionistico previsto dal Governo Renzi che permette ai lavoratori di andare in pensione in anticipo rispetto ai tempi. Tutti coloro i quali sono interessati a far richiesta dell'Ape volontaria dovranno, prima, farsi calcolare e certificare dall'Inps sia la pensione maturata sia il possesso dei requisiti.

In particolare le nuove disposizioni si rivolgono ai lavoratori precoci - cioè quelli che hanno iniziato a lavorare prima del compimento della maggiore età e fino ai 19 anni - e a chi ha svolto attività usuranti. Per i primi sarà possibile andare in pensione al versamento di 41 anni di contributi, e la stessa possibilità verrà riconosciuta ai secondi, i quali, inoltre, potranno lasciare il lavoro seguendo il canale specifico predisposto per loro.

Almeno 12 mesi lavorati

E' importante sottolineare, però, che i lavoratori precoci, che dal Primo Maggio potranno fare richiesta per la pensione anticipata, potranno andare in pensione con 41 anni di contributi solo se hanno lavorato per almeno 12 mesi, anche non continuativi, da ragazzi e se rientrano in una delle seguenti categorie:

  • disoccupati;
  • disabili (con invalidità superiore o uguale al 74%);
  • lavoratori impegnati in attività gravose;
  • lavoratori con a carico familiari di primo grado conviventi disabili.

Ma quali sono le attività che si possono considerare gravose?

Rientrano in questa categoria: gli operai edili e dell'industria astrattiva, maestre d'infanzia ed edutatori di asili nido, infermieri, conducenti di mezzi pesanti, macchinisti di treni e personale viaggiante, conciatori di pelli, assistenti di persone non autosufficienti, facchini, addetti alle pulizie ed operatori ecologici.

Per i lavoratori impiegati in attivià usuranti e/o notturne che non hanno tuttavia lavorato durante la minore età, e quindi non rientrano nella categoria dei lavoratori precoci, la Legge di Bilancio ha comunque alleggerito i requisiti per poter accedere al trattamento pensionistico. In particolare:

  • non si terranno in considerazione, fin al 2026, i requisiti legati alle aspettative di vita;
  • sono state eliminate le cosiddette finestre di uscita che, di fatto slittano dai 12 ai 18 mesi l'uscita dal lavoro;
  • è stato confermato il termine di 7 anni di attività usuranti per avere diritto al vantaggio.

Tutte novità queste che rendono meno rigido l'uscita dal lavoro e che, insieme all'eliminazione delle penalizzazioni per chi fa richiesta di pensione anticipata, arrecano numerosi vantaggi a coloro i quali richiedono la pensione presentando una richiesta pensionistica prima dei 62 anni.