Per l'anno di prova e formazione i docenti neoassunti dovranno svolgere due attività didattiche, la prima sarà svolta in autonomia (ed ha lo scopo di far capire il proprio modo di lavorare), la seconda andrà svolta in collaborazione con il docente tutor (fase del Peer to Peer). Lo scopo della fase del Peer to Peer è di attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze dal docente esperto al docente neoassunto, senza mettere in scena” attività particolari per colpire l’osservatore.
Vediamo nel dettaglio come organizzare l'attività di collaborazione.
Come organizzare il Peer to Peer
L'attività di osservazione reciproca secondo quanto previsto dall'art.9 del DM850/2015 è finalizzata alla:
- progettazione comune;
- al miglioramento delle pratiche didattiche;
- alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell'azione di insegnamento,
- allo scambio di esperienze pregresse;
- alla messa in atto di strategie didattiche condivise.
Una domanda molto comune tra i docenti che stanno organizzando la fase di osservazione è su quali ambiti focalizzare l'osservazione? L’osservazione va focalizzata:
- sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni;
- sul sostegno alle motivazioni degli allievi;
- sulla costruzione di climi positivi e motivanti;
- sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti.
Inoltre, vorremmo chiarire come suddividere le 12 ore dedicate alla fase del Peer to Peer: le prime tre ore dovranno essere dedicate alla progettazione condivisa, in cui concordare i tempi e le modalità della presenza in classe, gli strumenti utilizzabili ecc.
Le altre 8 ore saranno divise in 4 ore di osservazione del neo assunto docente nella classe del tutor e 4 ore di osservazione del tutor nella classe del docente neoassunto (chi osserva deve essere in ambito extra scolastico, anche nel giorno libero). Infine, una ulteriore ora andrà dedicata alla valutazione dell´esperienza realizzata. Per altre informazioni sull'anno di prova vi rimandiamo alle precedenti news.