Mentre questa settimana si registra il nuovo rinvio dell'emanazione dei decreti attuativi della riforma Pensioni (dall'Anticipo pensionistico sociale e volontario ai benefici per i lavoratori precoci) da parte del Governo Gentiloni che si trova in evidente difficoltà, torna in campo sulla questione previdenziale il presidente di Forza Italia Silvio berlusconi, tra i leader delle opposizioni.

L'ex cavaliere illustra il programma di Forza Italia e sfodera ancora una volta la proposta per l'aumento delle pensioni minime a mille euro al mese.

Berlusconi: pensioni minime a mille euro e meno tasse per tutti

Proposta per certi versi propagandistica ma che l'ex premier dice di poter realizzare ricordando di avere già aumento gli assegni più bassi quando era al governo. Oltre all'aumento delle pensioni minime - ma diversamente dai Cinquestelle non parla di tagli alle pensioni d'oro - rilancia la battaglia per la riduzione della pressione fiscale. "Noi proponiamo meno tasse", ha ribadito l'ex premier illustrando in un'intervista pubblicata oggi su Il Mattino le linee principali del programma di governo del centro-destra già concordato al 95%, secondo quanto ha spiegato Berlusconi, con la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d'Italia che sulla riforma pensioni propongono l'abolizione della legge Fornero.

L'ex premier illustra il programma elettorale del centrodestra

"Nessuna tassa sulla prima casa, nessuna imposta di successione e nessuna tassa - ha detto il leader di Forza Italia passando dalla previdenza al fisco - sulla prima automobile". In sintonia con Salvini e la Meloni l'ex Cavaliere ha detto: "Meno Europa con una seconda moneta nazionale". E poi i vecchi "slogan" berlusconiani: no all'oppressione fiscale, burocratica, giudiziaria". Tornando alla previdenza sociale. "Proponiamo - ha specificato il presidente azzurro - una pensione minima di 1.000 euro per tredici mensilità. Una pensione per le nostre mamme - ha aggiunto - che dopo una vita di lavoro e di sacrifici hanno diritto - ha sottolineato Berlusconi - ad una vecchiaia serena e dignitosa".

Intanto, mentre Berlusconi rilancia le sue proposte cresce l'attesa per i decreti attuativi della prima parte di riforma pensioni che dovranno essere varati la prossima settimana dalla presidenza del consiglio dei ministri per l'attivazione dell'Anticipo pensionistico volontario e sociale e dei benefici per i lavoratori precoci (Quota 41 ma non per tutti).