E' passata invano un'altra settimana di attesa per l'emanazione dei decreti attuativi della prima parte della riforma Pensioni che dovrebbero dare il via all'Anticipo pensionistico nella sua doppia versione sociale e volontaria e ai benefici previsti dal Governo Renzi per i lavoratori precoci nella legge di Bilancio 2017, ovvero la Quota 41 di anzianità contributiva per l'accesso al pensionamento ma non per tutti, solo per i lavoratori invalidi o che assistono parenti con disabilità gravi.

Pensioni, grande attesa per decreti Ape e precoci

Ma continua senza sosta sui sociale network e non solo la battaglia per la Quota 41 per tutti senza se e senza ma.

Per il prossimo martedì, 4 aprile, il gruppo Facebook dei "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" sono stati convocati dalle organizzazioni sindacali per discutere e valutare le iniziative da promuovere in considerazione dei ritardi e dei continui rinvii del Governo Gentiloni sui decreti attuativi per Ape e precoci. "Siamo stati convocati dai sindacati - ha annunciato Roberto Occhiodoro - per decidere azioni di lotta visto lo stallo provocato dal governo. Una nostra delegazione ­- ha aggiunto l'amministratore del gruppo Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti - si incontrerà con i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil presso la sede della Cgil nazionale" a Roma.

La delegazione dei lavoratori precoci che reclamano per tutti la Quota 41 per l'accesso al trattamento previdenziale sarà composta, secondo quanto annunciato su facebook, da Roberto Occhiodoro, Paola Picca, Antonina Cicio, Maurizio D'Onofrio e Grazia Villella.

'I decreti attuativi non sono nemmeno imminenti'

Intanto si aspettano ancora i decreti attuativi che sarebbero dovuti arrivare in realtà entro il primo marzo.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti ha più volte ribadito che comunque l'Anticipo pensionistico partirà dal primo maggio così come anche sui lavoratori precoci i tempi saranno rispettati. Però, di fatto, in decreti ancora non ci sono e "a quanto si dice - sostiene Roberto Occhiodoro - non sono nemmeno imminenti (manca la visione ed il giudizio da parte del Consiglio di Stato)".

Tuttavia il governo ha assicurato il rispetto dei tempi. I precoci sono intenzionati a "fare pressioni più " di sostanza", ha detto Occhiodoro spiegando che nell'incontro del 4 aprile chiederanno alle organizzazioni sindacali impegnate in un tavolo di confronto sulla riforma pensioni con il governo "di passare dalle parole ai fatti: chiederemo - ha detto il rappresentante del gruppo Fb Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti - una manifestazione nazionale da effettuarsi nel mese di aprile".