Licenziamenti probabilmente record in una Scuola di Bari dove sono stati allontanati dal servizio due bidelli "fannulloni". Su uno dei due la colpa era quella di essere spesso assente. L'altro, invece, lasciava i bagni chiusi nell'orario delle lezioni per non dover poi pulire nuovamente. Entrambi i provvedimenti di licenziamento riguardano lo storico liceo classico del capoluogo pugliese, il Quinto Orazio Flacco.

Per il bidello licenziato per le pulizie c'è, informa La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, l'aggravante di aver scaraventato dalle scale il dirigente scolastico, Anna Ruggiero, proprio in reazione ad un richiamo. Tutti e due i bidelli (uno ha accettato il provvedimento di licenziamento, mentre l'altro ha annunciato ricorso per licenziamento senza preavviso) sono stati già sostituiti.

Licenziamenti a scuola e nuove regole Pubblica amministrazione

Il licenziamento dei due bidelli segna, probabilmente, il nuovo corso della riforma della Pubblica amministrazione. Regole certe, controlli rigorosi, licenziamenti agevolati.

E, proprio mentre la Madia ha approvato il decreto che disciplina i comportamenti da adottare e quelli da evitare negli uffici pubblici, uno dei due bidelli ha subito il licenziamento proprio per assenteismo. Infatti, numerose sono state le visite fiscali andate a vuoto in conseguenza delle continue assenze. In più, i colleghi hanno dovuto, per molto tempo, sobbarcarsi il lavoro del dipendente assente. L'altro bidello, invece, è incappato nella fattispecie di scarso rendimento sul lavoro o, quantomeno, nel suo modo di organizzarsi il lavoro in modo però da arrecare danno agli studenti.

Infatti, il bidello era solito chiudere i bagni alle 12.30, trenta minuti prima della campanella di chiusura della scuola, per evitare che i ragazzi sporcassero proprio a turno di lavoro ormai ultimato.

Tuttavia, questo modo di lavorare ha causato danni agli studenti, costretti a non poter utilizzare i bagni nell'ultima ora di lezione. Proprio l'occasione di un richiamo del dirigente scolastico in merito alla pulizia di un'area di pertinenza del bidello licenziato, fu lo scenario nel quale quest'ultimo spinse la preside, costringendola a quarantacinque giorni di assenza tra cure mediche e fisioterapie. L'ultimo episodio risale a una decina di giorni fa, quando il dirigente scolastico richiamò per l'ennesima volta il bidello a lasciare i bagni puliti ed aperti fino all'orario di chiusura della scuola. Il mancato preavviso di licenziamento, informa il quotidiano pugliese, è l'unico motivo per il quale il bidello ha presentato ricorso.