Lavoratori precoci ancora in mobilitazione per arrivare ad una nuova misura che possa estendere il meccanismo di Quota 41 inserito nella Legge di Bilancio a tutti i lavoratori. Mentre si attende la pubblicazione dei testi nella Gazzetta Ufficiale, infatti, la delegazione dei lavoratori precoci spera in un nuovo provvedimento sulla Quota 41.
Precoci in mobilitazione per l'estensione della Quota 41
Intanto, continua la raccolta firme a sostegno del disegno di legge firmato dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano con la speranza di ricevere una risposta concreta da parte dell'esecutivo.
Di particolare importanza sono anche le due proposte lanciate dal segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini riguardante l'approvazione della Quota 100, un meccanismo di uscita anticipata rivolto ai lavoratori in possesso di almeno 60 anni di età anagrafica accompagnati dai 40 anni di contributi versati. In alternativa, per i lavoratori precoci si avrà la possibilità di anticipare l'uscita con Quota 40, ovvero dopo la maturazione di almeno 40 anni di contributi senza tenere in considerazione l'età anagrafica.
Proposte che sembrano aver ricevuto l'approvazione da parte di alcuni lavoratori precoci anche se con Quota 100 verrebbe abbassato il requisito contributivo. La proposta di Salvini, però, potrebbe coinvolgere anche i lavoratori che non rientrano nella categoria dei precoci: difatti, potranno accedere anche coloro che hanno raggiunto 63 anni di età anagrafica e 37 anni di contributi versati coinvolgendo, quindi, anche i lavoratori che hanno iniziato a lavorare a 26 anni.
Nonostante ciò, molti lavoratori precoci continuano a sostenere il meccanismo di Quota 41, considerato un metodo efficace per anticipare l'uscita e, stando ad alcune indiscrezioni, sarebbero già pronte altre manifestazioni al fine di chiedere al Governo Gentiloni l'estensione della misura ad una platea più ampia di beneficiari.
Cumulo gratuito per i precoci
Intanto, per i precoci sarebbe previsto il cumulo gratuito dei contributi versati in diverse gestioni previdenziali in modo da rendere più facile l'uscita a condizione che il richiedente sia in possesso di almeno 12 mesi di lavoro prima del compimento del 19 esimo anno di età e che sia un disoccupato che ha esaurito gli ammortizzatori sociali o addetto alle mansioni usuranti oppure invalido al 74 % o che sia un lavoratore che nel corso della sua vita lavorativa abbia assistito un parente disabile.