Dopo la scadenza del termine per la presentazione delle domande per l'accesso all'Ape Sociale e alla Quota 41 è necessario lo stanziamento di alte risorse finanziarie per evitare esclusioni dai benefici previdenziali contenuti nella nuova Legge di Bilancio.
Boccia spiega la necessità di nuove risorse
Si evince dalle recenti dichiarazioni dell'onorevole del Partito Democratico Francesco Boccia riportate su Sussidiario.net. Il Presidente della V Commissione alla Camera, infatti, avrebbe ribadito la necessità di nuove risorse finanziarie visto che i fondi stanziati dal Governo Gentiloni si sono rilevati insufficienti.
Circa 370 milioni di euro per garantire l'accesso pensionistico a circa 60 mila lavoratori anche se le domande hanno superato il numero previsto dall'esecutivo. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, circa 39.777 sono gli aspiranti all'Ape Social, ovvero al cosiddetto reddito ponte fino ad un massimo di 1.500 euro mensili finanziato interamente dalle casse statali mentre altri 26.632 sarebbero i lavoratori precoci che aspirano all'uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contributi effettivamente versati.
I 370 milioni di euro stanziati dal Governo, non sono bastati a soddisfare le esigenze di tutti lavoratori. Cosa che potrebbe rivelarsi molto penalizzante visto che escluderebbe molti soggetti dai benefici previdenziali.
Difatti, ci sarà tempo fino al 30 novembre per presentare la nuova istanza di accesso anche se occorrerà valutare l'effettiva esistenza di risorse.
Per questo motivo il Deputato Francesco Boccia continua a chiedere nuovi fondi al fine di garantire a tutti l'accesso all'agognata pensione. "Lo strumento è utile e ha aiutato molti lavoratori a raggiungere la pensione.
Non c'è alcun rischio buco dei conti perché la norma è costruita attraverso un tetto definito per ogni annualità", ha spiegato.
Nannicini chiede l'anticipo dei tempi per la graduatoria Inps
Di fondamentale importanza è stata anche la proposta lanciata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, il quale avrebbe chiesto un anticipo dei tempi utili per la graduatoria finale che dovrà stilare l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale dopo aver verificato tutte le domande ed aver inviato le relative certificazioni ai beneficiari entro il 15 ottobre. Scopo principale della proposta, quello di dare la possibilità al Governo Gentiloni di reperire nuove risorse prima della prossima Legge di Stabilità.