"A settembre sarà pronto il decreto attuativo sull'ape volontario", a confermarlo è il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti. Come riporta "La Repubblica", infatti, lo stesso Poletti si sarebbe pronunciato sull'innalzamento dell'età a 67 anni per via dell'adeguamento dei requisiti ai dati Istat oltre ad aver fortemente criticato la vecchia riforma pensionistica approvata dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero.

Poletti conferma: 'Ape volontario dopo l'estate'

"Doveva esserci più gradualità nel modificare i criteri di accesso alla pensione", ha detto il Ministro Poletti su "La Repubblica" criticando non di poco la precedente Legge pensionistica considerandola molto austera visto che ha penalizzato gran parte dei lavoratori italiani.

Quanto all'Ape Volontario, invece, il ministro del Lavoro avrebbe rassicurato che il decreto attuativo potrebbe arrivare dopo l'estate anche se sussiste non poco scetticismo fra i lavoratori dati i notevoli ritardi accumulati nella sua emanazione.

Il decreto attuativo, infatti, avrebbe dovuto essere già pronto già dal primo maggio ma data la complessità delle norme il Governo Gentiloni non è tuttora riuscito a dare una risposta affermativa. Da non dimenticare che l'Ape volontario sarebbe quella misura che andrebbe a chiudere definitivamente la prima fase sulla previdenza. I potenziali destinatari sarebbero gli ultra 63 enni con almeno 20 anni di contribuzione alle spalle che potranno usufruire di un prestito ventennale erogato con l'ausilio delle banche e degli istituti di assicurazione da restituire nel momento in cui viene percepita la pensione piena.

Il decreto giace tuttora al Consiglio di Stato e successivamente dovrà passare alla Corte dei Conti che dovranno provvedere alla registrazione.

Allo studio del Governo la pensione di garanzia

Intanto, si comincia già a discutere sui prossimi interventi da riprendere a margine dell'avvio della cosiddetta Fase 2 del confronto con i sindacati. Il ministro Poletti, infatti, avrebbe parlato di una pensione di garanzia minima di 650 euro mensili che andrebbe ad integrare il loro trattamento minimo visto che molto spesso svolgono carriere saltuarie e discontinue.

Nei piani dell'esecutivo anche il taglio stabile del cuneo contributivo oltre a nuove misure sulla povertà.

Il ministro Poletti avrebbe inoltre criticato la Legge Fornero: "Sbagliata l'austerità, la Riforma pensionistica andava fatta in maniera diversa", ha concluso.