Grande attesa per la cosiddetta Fase 2 dell'accordo d'intesa firmato nello scorso autunno a Palazzo Chigi. Sono tanti gli argomenti che ancora devono essere chiariti soprattutto dal punto di vista previdenziale visto che la Legge di Bilancio ha risolto solo parzialmente i problemi.

Difatti, con la pubblicazione dei decreti attuativi sull'Ape Sociale e sul meccanismo di Quota 41 circa 60 mila lavoratori potranno richiedere entro il 15 luglio l'uscita anticipata anche se, la maggioranza soprattutto fra i precoci rimarrebbe esclusa. Questo il motivo che induce la delegazione dei lavoratori a continuare le mobilitazioni con l'appoggio dei sindacati.

Di certo il Governo Gentiloni ha compiuto un passo importante anche se potrebbe iniziare una corsa contro il tempo per il reperimento delle risorse finanziarie dal momento che quelle stanziate potrebbero rivelarsi insufficienti.

Si attende il decreto sull'Ape di mercato

A preoccupare, però, è il ritardo accumulato per la pubblicazione del decreto attuativo inerente all'Ape volontario,ovvero, quella misura che consentirebbe agli ultra 63 enni con almeno 20 anni di contribuzione alle spalle di anticipare l'uscita attraverso un prestito erogato con l'ausilio delle banche che hanno stipulato le convenzioni da restituire nel momento in cui viene percepita la pensione di vecchiaia.

Prossimo incontro per il 4 luglio, parla Pedretti

Con l'approvazione del decreto sull'Ape di mercato, infatti, potrebbe chiudersi definitivamente la prima fase sulla riforma Pensioni aprendo nel contempo la cosiddetta Fase 2, attesa ormai da tempo da molti lavoratori e dalle organizzazioni sindacali.

Il prossimo 4 luglio, riprenderà l'incontro fra l'esecutivo e le parti sociali, ad affermarlo è il segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti in un'intervista sulla Rassegna Sindacale: "il 4 luglio riparte il tavolo di confronto tra i sindacati e governo sulle pensioni. E' una buona notizia. Ci sono tanti problemi e l'obiettivo è quello di trovare delle buone soluzioni.

Vi terrò aggiornati", ha detto il sindacalista.

Dalla proroga dell'opzione donna, al problema dei giovani, ad una più flessibilità pensionistica, ai lavori usuranti, all'introduzione di una pensione di garanzia e alla previdenza complementare. Argomenti che meritano uno sguardo da parte dell'esecutivo al fine di dare una risposta esaustiva agli interessati. A margine della Fase 2 potrebbe riaprirsi uno spiraglio anche per l'estensione della platea di beneficiari della Quota 41.