Le domande per l'accesso all'Ape Sociale e al meccanismo di Quota 41 hanno superato le 66 mila unità. Cosa che potrebbe determinare un'indisponibilità di risorse finanziarie visto che le domande pervenute hanno superato il tetto massimo previsto dal Governo Gentiloni.

Domande entro il 30 novembre per gli esclusi all'Ape

Per questo motivo molti lavoratori potrebbero rischiare l'esclusione dai benefici previdenziali ma avranno comunque la possibilità di presentare domanda entro il 30 novembre 2017 anche se occorrerà valutare le risorse effettivamente disponibili.

Come già tanti sanno, l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale avrà tempo fino al 15 ottobre per verificare la sussistenza dei requisiti, inviare le relative certificazioni e stilare la graduatoria finale. Visto che la data del 15 ottobre potrebbe essere coincidente con la data per la presentazione della nuova Legge di Stabilità, infatti, l'esecutivo non sarà in grado di inserire nuove risorse. Per questo motivo, stando a quanto riportato da "Il Sole 24 Ore", per molti la decorrenza dell'Ape Sociale potrebbe slittare al 2018 considerando che per il prossimo anno il Governo avrebbe preventivato risparmi per circa 609 milioni di euro.

Ecco le proposte di Nannicini

Una polemica aperta ormai da alcuni giorni che ha scaturito anche le critiche del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, il quale avrebbe proposto un'anticipo della scadenza per la redazione della graduatoria al fine di dare la possibilità al Governo Gentiloni di stanziare nuove risorse oltre a trasformare l'anticipo pensionistico a carico dello Stato in un intervento strutturale.

Intanto, l'esecutivo sarebbe già pronto a nuovi correttivi al fine di allargare la platea di beneficiari e ampliare il bacino delle uscite. In cantiere, anche il decreto attuativo sull'Ape volontario che ancora non ha ricevuto alcun parere da parte del Consiglio di Stato. Solo dopo, infatti, il Dpcm potrà passare al vaglio della Corte dei Conti per poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Sempre come riporta "Il Sole 24 Ore", infatti, tra le richieste di Nannicini anche l'argomento relativo l'entrata in vigore dell'Ape di mercato che darebbe la possibilità di anticipare l'uscita agli ultra 63 enni con almeno 20 anni di contributi alle spalle attraverso un prestito erogato con l'ausilio delle banche da restituire nel momento in cui vengono raggiunti i requisiti per la pensione di vecchiaia.