Non solo Fase 2, Ape e Quota 41: nei piani delle organizzazioni sindacali c'è anche il blocco dell'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita. È questa, infatti, la nuova proposta fatta al Governo Gentiloni dopo che l'Istituto Nazionale di Statistica ha diffuso i dati in merito all'innalzamento dell'età anagrafica a 67 anni a partire dal 2019.

Età a 69 anni e 9 mesi a partire dal 2051

Cosa che non farà affatto piacere a migliaia di lavoratori e che sta scatenando non poche polemiche in vista della riapertura della cosiddetta Fase 2. Come se non bastasse, infatti, nel 2051 l'età pensionabile potrebbe salire sino ad arrivare a 69 anni e 9 mesi.

A confermarlo è il Presidente dell'Istat Giorgio Alleva basandosi sui dati recentemente diffusi. La cosa animerà di certo nuovi dibattiti fra le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil che si dichiarano pronti a sottoporre il problema a Palazzo Chigi.

Ecco la proposta dei sindacati

Difatti, non tardano ad arrivare le proposte anche da parte del segretario confederale della Flc-Cgil Roberto Ghiselli, il quale avrebbe chiesto il blocco del meccanismo che lega i requisiti pensionistici all'aspettativa di vita. Una parentesi sulla questione, infatti, si è aperta anche a margine dell'incontro fra il Governo e le parti sociali tenutosi lo scorso 4 luglio volto alla discussione di eventuali modifiche alle nuove misure previdenziali contenute nella Legge di Stabilità 2017 oltre a ricordare i temi più importanti da riprendere con l'avvio della Fase 2.

Come riporta Rassegna Sindacale, Ghiselli a proposito dell'innalzamento dell'età a 67 anni ha messo in luce la nuova proposta unitaria:: "Tale richiesta - ha affermato - è stata formulata unitariamente da Cgil, Cisl e Uil nell'incontro di martedì scorso al ministero del lavoro e verrà ribadita nell'iniziativa nazionale unitaria del prossimo 13 luglio".

Nuovo incontro Governo-sindacati

Dichiarazioni che lasciano trasparire che ci sarà un nuovo incontro dove i sindacati avranno la possibilità di sottoporre al Governo il nuovo problema generatosi dopo le stime effettuate dall'Istat, anche se l'esecutivo al momento sembrerebbe concentrato su altre questioni prioritarie e di conseguenza potrebbe rimandare il tutto al prossimo autunno, momento in cui si inizierà a lavorare sulla nuova Legge di Bilancio. Intanto, urge anche l'avvio della Fase 2 visto che, stando alle dichiarazioni del segretario confederale della Uil Domenico Proietti, il Governo sta procedendo lentamente.