Giornata importante per le lavoratrici che da tempo pongono all'attenzione del governo il tema Opzione Donna, dopo l'incontro di ieri al Ministero del Lavoro. Presso la sede di Roma sono state ricevute tre rappresentanti del gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018". Fra queste anche Vania Barboni, una delle due amministratrici del gruppo. Oltre a loro, è stata ricevuta anche una delegazione di lavoratori esodati. Per quest'ultima categoria, vi proponiamo l'approfondimento odierno riguardante le ultimissime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi venerdì 21 settembre 2017.

Di fondo, rimane il timore che il sentiero sia molto stretto e difficile da percorrere.

Contatore Opzione Donna: oltre 1 miliardo di risparmi

Stando al resoconto reso noto dall'amministratrice Giulia Molinaro sul gruppo citato nel paragrafo introduttivo, Vania Barboni ha esposto le richieste delle lavoratrici. Da inizio anno è sempre più insistente il loro pressing per la proroga di Opzione Donna al 2018, tanto che è stato aperta non molto tempo fa una petizione online sul sito change.org. Quest'ultima ha raccolto un notevole successo avendo avuto oltre 20 mila adesioni, un numero maggiore rispetto alle utenti attualmente iscritte al gruppo.

Sempre secondo quanto reso pubblico, la signora Barboni avrebbe posto all'attenzione dei presenti il contatore dell'Opzione Donna, con le risorse non ancora utilizzate che ammontano a circa 1 miliardo di euro, sufficienti quindi per un'eventuale proroga al prossimo anno della misura sperimentale.

Inoltre, sarebbe stato riferito che i risparmi per lo Stato derivanti dal prepensionamento delle donne con OD ammonterebbero nei prossimi anni a qualcosa come 23 miliardi di euro. Ve ne parlammo anche noi due-tre settimane fa in un approfondimento sul protocollo OD.

5 ottobre data decisiva

Il prossimo 5 ottobre sarà una data importantissima per le speranze di ottenere l'estensione di Opzione Donna.

Il motivo è semplice: per quella data è attesa una relazione dettagliata del Governo sul DEF, il Documento di Economia e Finanza da cui si capiranno le reali risorse a disposizione dell'esecutivo sugli eventuali provvedimenti in ambito previdenziale nella prossima Legge di Bilancio per il 2018. I sindacati hanno posto all'attenzione del governo Gentiloni il protocollo, ma su questo punto c'è ancora grande incertezza.

Probabilmente, alla fine, ci sarà anche un provvedimento per la pensione anticipata delle donne. Su quest'ultima misura ad oggi dovrebbe avere un peso determinante la maggiore valorizzazione dei lavori di cura, con un bonus contributivo pensato esclusivamente per le madri lavoratrici. La proposta dei sindacati è di assegnare fino ad un massimo di 3 anni di anticipo alle lavoratrici che abbiano avuto 3 figli (un anno di bonus per ciascun figlio). Tale strada però non entusiasma le lavoratrici richiedenti la proroga di OD. Per conoscere gli eventuali aggiornamenti dopo l'incontro di ieri al Ministero e le ultime novità su Opzione Donna cliccate il tasto Segui in alto a destra.