Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, venerdì 22 settembre 2017, sono relative alle proposte presentate al Governo dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per la fase 2 della riforma Pensioni, una vera e propria 'Controriforma Fornero'. Parleremo, inoltre, dei commenti dall'onorevole Cesare Damiano alle proposte presentate dalle parti sociali.
Pensioni 2017, notizie oggi 22 settembre: Controriforma Fornero, Poletti prende tempo
E' stata ribattezzata 'Controriforma Fornero' la proposta dei sindacati al Governo per quanto riguarda le misure che l'esecutivo dovrà approntare, sui temi previdenziali, in sede di approvazione della Legge di Bilancio 2018.
Per le donne, pensione di vecchiaia 3 anni prima e pensione anticipata di 4 anni con la Legge 104, Ape sociale 'rosa' con 27 anni di contributi, stop agli adeguamenti dell'età pensionabile all'aumento della speranza di vita e pensione minima di garanzia per i giovani: queste sono solo alcune delle novità che i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno presentato al Governo.
Le parti sociali cercano, così, di abbattere le profonde differenze di trattamento tra i lavoratori la cui prestazione viene calcolata secondo il sistema retributivo-misto e le giovani generazioni penalizzate ed obbligate al calcolo della loro pensione secondo il sistema contributivo puro.
Per ora il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, continua la propria 'melina' in attesa dell'approvazione della nota DEF: del resto, la maggior parte dei lavoratori hanno smesso di riporre fiducia nei sindacati e molti di essi non attendono altro che prendere in mano la 'matita' per cambiare le cose, almeno dal punto di vista politico.
Pensioni, novità oggi 22 settembre: Cesare Damiano 'Bene unità sindacati'
Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano ha commentato il contenuto del documento presentato dai sindacati al Governo come 'Controriforma Fornero': E' importante che Cgil, Cisl e Uil abbiano presentato un documento unitario per la gestione della fase 2 dell'accordo sottoscritto con il Governo lo scorse mese di settembre'.
L'ex ministro ritiene che il punto più importante resti il blocco dell'aumento dell'età pensionabile a partire dal 2019: secondo quanto riportato dal sito del Quotidiano Nazionale non c'è da essere troppo ottimisti in quanto il Presidente dell'Istat è in procinto di inviare al Governo la lettera con l'indicazione dell'aumento della speranza di vita di 5 mesi.
A questo punto sembra inevitabile l'innalzamento dell'asticella dell'età pensionabile a meno che il Governo voglia evitare questo aumento per alcune categorie professionali.
In secondo luogo, c'è il riconoscimento dei lavori di cura svolti dalle donne, oltre alla riduzione della soglia prevista di 1,5 volte il trattamento minimo per accedere alla pensione di vecchiaia e di 2,8 volte per chi deciderà di andare in pensione a 63 anni e con venti anni di contributi.
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