Sembra ormai sempre più probabile una nuova discesa in piazza dei sindacati dopo l'ultimo incontro previsto con il Governo per sabato mattina prossimo. Le ultime novità sulle pensioni ad oggi 15 novembre 2017 vedono infatti le parti sociali in attesa di ricevere il testo completo sul nuovo pacchetto di misure dell'esecutivo e contenente sette distinti punti di intervento, ritenuti però fino al momento insufficienti per poter chiudere la trattativa con un accordo.
Restano infatti ancora diverse lacune che appaiono fondamentali per i rappresentanti dei lavoratori (come ad esempio la questione della flessibilità in uscita, della pensione di garanzia per i giovani o del riconoscimento dei lavori di cura) e che non sono ancora contemplate all'interno della proposta più recente. Vediamo insieme le ultime dichiarazioni al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Dalla Cgil si chiedono risposte coerenti e si chiama alla mobilitazione
Resta critica la situazione per la Segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, che commenta come non sufficiente quanto prodotto finora dal Governo e spiega che nel caso si prosegua in tale direzione "il giudizio non potrà che essere negativo".
Sulla base di tale assunzione, il direttivo del sindacato avrebbe già dato mandato alla Segreteria di "decidere tutte le iniziative di mobilitazione nazionale utili a rendere chiara ed evidente la necessità di conquistare risposte coerenti". Nella pratica, è evidente il richiamo alla mobilitazione, che appare sempre più probabile. Anche perché "avere rinviato a sabato non si traduce in un assenso alle proposte del Governo", spiega la sindacalista, evidenziando che attualmente ancora non c'è il "delinearsi di una facile soluzione dei problemi affrontati".
La Cisl chiede di "negoziare fino in fondo per non disperdere i risultati"
La Cisl risponde tramite la Segretaria generale Annamaria Furlan, la quale ha recepito il mandato di "portare fino in fondo il negoziato attualmente aperto" con il Governo.
Il sindacato punta a "non disperdere i contenuti sino ad oggi realizzati", con l'obiettivo di ampliare quanto già ottenuto e dando "continuità al negoziato su tutti i temi condivisi". La Cisl si propone inoltre di avviare una "diffusa campagna d'informazione" per aggiornare delegati, attivisti, iscritti, lavoratori e pensionati sui risultati del confronto con l'esecutivo.
La Uil parla di primi risultati, ma ribadisce che non sono sufficienti
L'opinione della Uil passa per un apprezzamento riguardante i primi risultati raggiunti, ma quanto fatto finora non risulta ancora sufficiente per l'accoglimento di tutte le rivendicazioni. Il Segretario Confederale Carmelo Barbagallo vede in modo costruttivo la decisione di prolungare il confronto e chiede di poter visionare un testo scritto che possa consentire una "valutazione analitica" del pacchetto di interventi suggerito dal Governo.
Tra gli appuntamenti chiave, il più vicino resta quello del prossimo sabato 18/11, mentre successivamente ci sarà la discussione parlamentare e la possibile mobilitazione territoriale. Quest'ultima, qualora dovesse realizzarsi, sarà finalizzata a sostenere le rivendicazioni avanzate dal sindacato. In ogni caso, per trovare un equilibrio servono ulteriori passi in avanti non solo sull'aspettativa di vita, ma anche sulle altre questioni attualmente in discussione nonché previste nella Fase 2 del verbale risalente a settembre 2016.
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