Il Parlamento ha finalmente espresso il suo voto sulla nuova Legge di Stabilità che entrerà in vigore a partire dal prossimo primo gennaio 2018. Le misure sull'Ape Sociale e sul meccanismo di Quota 41 avrebbero ricevuto, quindi, il via libera.
Ecco le novità della Legge di Stabilità
Numerose sono le novità in campo previdenziale che saranno contenute nella nuova manovra. Dall'Ape Sociale, all'estensione della Quota 41, al riconoscimento dei lavori di cura e al blocco dell'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita a favore dei lavoratori usuranti e gravosi.
Richieste che sono state avanzate dalle varie forze politiche e dagli stessi sindacati e che finalmente sarebbero state accolte. Punto cardine della proposta unitaria lanciata dalle organizzazioni sindacali, infatti, è lo stop dell'adeguamento automatico dei requisiti pensionistici all'aspettativa di vita per il biennio 2019-2020. La misura, tuttavia, sarebbe riservata strettamente ai lavoratori che nell'arco della loro carriera lavorativa hanno svolto mansioni prevalentemente gravose per almeno sette anni negli ultimi dieci e che abbiano maturato 30 anni di versamenti contributivi.
Si tratta di tutti quei lavoratori appartenenti alle 11 categorie individuate nella precedente Legge di Stabilità ai quali sono stati aggiunti anche i pescatori, i lavoratori marittimi, i siderurgici e gli appartenenti al settore agricolo per un totale di circa 14 mila persone.
Quanto all'Ape Sociale e al meccanismo di Quota 41, la manovra introdurrà lo sconto contributivo per ogni figlio di almeno 6 mesi fino ad un massimo di 2 anni a favore delle lavoratrici. I benefici previdenziali, sarebbero stati estesi anche ai lavoratori rimasti privi di un'occupazione a seguito della scadenza del proprio contratto a tempo determinato.
Via libera anche a modifiche su Rita e Ape volontario
Via libera anche alle nuove modifiche sulla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, la cosiddetta RITA e alla proroga dell' Ape Volontario sino al 31 dicembre 2019 oltre all'ampliamento del reddito di inclusione a favore delle famiglie più economicamente svantaggiate. DI fondamentale importanza, anche il nuovo emendamento riguardante i lavoratori usuranti dipendenti di industrie e che svolgono turni di dodici ore. La misura, infatti, prevede l'accesso al pensionamento secondo il meccanismo delle quote.