Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, torna nuovamente in campo per avanzare nuove richieste sulla previdenza. Si tratta dell'estensione del meccanismo di Quota 41 a tutti i lavoratori oltre all'eliminazione definitiva della precedente Riforma Fornero.

Difatti, continuano i dibattiti sul tema previdenza ed in modo particolare sulla proposta avanzata dal Leader del Carroccio Matteo Salvini riguardante l'abrogazione della Legge Fornero che nel 2012 ha stravolto l'intero sistema previdenziale italiano penalizzando migliaia di lavoratori, i pensionati e soprattutto i giovani che fanno sempre più fatica ad entrare nel mondo del lavoro.

"La Legge Fornero è da stracciare", avrebbe ribadito più volte il deputato leghista durante la manifestazione in piazza a Roma.

Salvini: 'Estendere Quota 41 per tutti'

In vista delle elezioni politiche previste per la prossima primavera, infatti, Matteo Salvini avrebbe le idee molto chiare: abrogare la Riforma Fornero ed estendere il meccanismo di Quota 41 per tutti i lavoratori visto che la precedente Legge di Stabilità ha previsto il beneficio pensionistico solo alle categorie più svantaggiate.

Con il meccanismo di Quota 41, infatti, ci sarebbe la possibilità per i lavoratori esclusi di fruire del pensionamento anticipato dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni.

"Idee chiare: su questo accordo, non sui collegi elettorali. Sulla vita vera chiederò che l'accordo di centro-destra sia firmato prima per evitare di litigare dopo. Patti chiari e amicizia lunga", ha sottolineato il segretario federale della Lega Nord.

Continuano le polemiche fra PD e M5S

Arrivano anche le parole dell'ex Premier di Forza Italia Silvio Berlusconi che ha ribadito la volontà di alzare le Pensioni minime a 1000 euro.

Continuano anche le polemiche tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle dopo le dichiarazioni del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio: "Porteremo le pensioni minime a oltre 780 al mese". L'ipotesi del M5S, infatti, si baserebbe sull'eliminazione delle pensioni d'oro e dei vitalizi in generale in modo tale da reperire le risorse (circa 12 miliardi di euro) da utilizzare per cancellare la Riforma Fornero e dare finalmente un sospiro di sollievo agli italiani che ormai da troppi anni si sentono attanagliati da norme previdenziali troppo rigide.