Arriveranno presto delle novità sul rinnovo dei contratti degli statali 2018 in merito agli arretrati per i primi due anni, 2016 e 2017 del nuovo contratto e sugli aumenti degli stipendi. Infati, se l'ok del Consiglio dei ministri e della Corte dei conti dovesse arrivare in tempi rapidi, gli arretrati per il rinnovo dei contratti statali verrebbero accreditati nella busta paga di febbraio.

Ad oggi, informa il quotidiano Italia Oggi, la Ragioneria generale dello Stato ha espresso parere positivo sul rinnovo dei contratti statali delle Funzioni centrali, ovvero dei contratti rinnovatisi prima di Natale scorso riguardanti i lavoratori delle agenzie fiscali, degli enti pubblici non economici e dei ministeri.

Ultime novità oggi contratti statali: quali arretrati 2016 e 2017 e aumenti stipendi 2018?

L'iter di approvazione dei nuovi contratti statali prevede che già nel prossimo Consiglio dei ministri, in programma per venerdì prossimo, 19 gennaio 2018, possa arrivare il via libera del Governo.

Successivamente occorrerà la registrazione della Corte dei conti al termine del quale il contratto degli statali delle Funzioni centrali potrà essere considerato in vigore a tutti gli effetti, con gli aumenti degli stipendi di 85 euro mensili. Ma nella busta paga di febbraio, se i pareri del Governo e della Corte dei conti dovessero arrivare in tempi celeri, arriveranno anche gli arretrati 2016 e 2017 che sono stati impostati su importi variabili a seconda delle fasce di reddito. Nel dettaglio, la fascia più bassa percepirà 370 euro lordi, quella media 492 euro e quella più alta 712 euro. Sugli stessi importi di arretrati dovrebbe attestarsi anche il rinnovo del contratto Scuola 2018. Infatti, docenti, dirigenti scolastici e impiegati Ata della scuola dovrebbero percepire un rimborso per i primi due anni del contratto triennale variabile dai 370 ai 712 euro.

Tuttavia, sulla firma del rinnovo del contratto scuola i tempi sono ben più lunghi.

Contratti statali e contratto scuola: punto trattativa rinnovo docenti e Buona scuola

Infatti, nell'ultimo tavolo all'Aran di due giorni fa per il contratto scuola non si sono fatti passi in avanti. Al momento, informa il quotidiano economico, per arrivare all'accordo tra Governo e sindacati, è necessario risolvere tre nodi principali. Il primo è rappresentato dalle risorse che il Governo stesso metterà in campo per arrivare agli aumenti degli stipendi del personale della scuola. Il secondo riguarda il rapporto tra la legge ed il contratto. Il terzo, connesso al secondo, è riferito agli aspetti di riforma della Buona scuola che dovranno entrare nell'ambito della contrattazione, ovvero l'orario di lavoro dei docenti, la formazione, il monte ore delle attività collegiali e lo straordinario. Proprio questa sera è previsto un nuovo incontro all'Aran.