Arriveranno presto novità sul rinnovo dei contratti statali e della Scuola in merito agli aumenti degli stipendi e agli arretrati maturati negli anni 2016 e 2017 per le mancate trattative. Secondo quanto riporta nell'edizione odierna Italia Oggi, infatti, i dipendenti statali e i docenti avranno quella che potrebbe essere definita come la "Carta elettorale", il rimborso dei mancati aumenti degli stipendi poco prima di andare a votare il 4 marzo 2018. Intanto, proprio dal Governo Gentiloni e dal ministro Madia arrivano pressioni per la chiusura del contratto della scuola dei docenti, Ata e dei dirigenti scolastici.
Secondo quanto riporta il quotidiano economico, infatti, si dovrebbe arrivare alla firma del rinnovo nel giro di una settimana, anche a costo di rimetterci in concessioni ai sindacati non preventivate.
Novità oggi contratto scuola e statali: aumenti stipendi e arretrati 2016, 2017 e 2018
Il rinnovo del contratto della scuola e degli statali dovrebbe portare ad ottenere gli arretrati a fine febbraio 2018, nel cedolino che verrà emesso una settimana prima delle elezioni. Le cifre degli arretrati variano da un minimo di 350 euro ad un massimo di 710, a seconda della fascia di reddito. Le somme andranno a coprire gli anni 2016 e 2017 per il mancato rinnovo dei contratti statali nei primi due anni del triennio 2016-2018.
A queste cifre, gli arretrati riguarderanno un milioni di impiegati nella scuola, nelle università e nella ricerca, più altri trecentomila statali ministeriali che hanno ottenuto il rinnovo del contratto già poco prima di Natale. Solo dalla busta paga successiva, ovvero dall'accredito di marzo 2018, scatteranno gli aumenti degli stipendi per gli 85 euro mensili.
Aumenti ed arretrati, secondo Italia Oggi, saranno uno degli argomenti che la Sinistra di Gentiloni e di Renzi spenderanno nella prossima campaga elettorale.
Rinnovo contratti statali 2018: quando la firma sul contratto scuola e stipendi docenti
Sul fronte degli aumenti degli stipendi del contratto scuola, invece, potrebbe esserci l'apertura all'Aran alla contrattualizzazione dei due pilastri della riforma della Buona scuola.
Ovvero del bonus di merito, assegnato annualmente con la spartizione di 200 milioni di euro tra i docenti più meritevoli e della Carta del Docente. Infatti, secondo quanto risulta ad Italia Oggi, i due istituti della Buona scuola potrebbero essere inclusi nella trattativa venendo iscritti, nero su bianco, sul nuovo Atto di indirizzo del rinnovo del contratto della scuola, come richiesto dai sindacati. Secondo alcuni calcoli, con gli aumenti di 85 euro, la spartizione dei due bonus scuola potrerebbero i docenti ad ottenere un aumento lordo di 135 euro.