Arrivano gli aumenti degli stipendi e gli arretrati con i rinnovi dei contratti degli statali 2018. I nuovi contratti riguardano circa due milioni di statali, mentre mancano ancora all'appello il contratto della sanità e degli enti pubblici. Gli aumenti degli stipendi vanno da un minimo di 63 euro ad un massimo di 136 euro a seconda dei nuovi comparti della Pubblica Amministrazione, riformati dal ministro Marianna Madia.
Nel dettaglio, il rinnovo dei contratti statali ha avuto esito positivo per circa duecentocinquantamila lavoratori delle funzioni centrali dello Stato (enti pubblici non economici, ministeri ed agenzie fiscali), 450 mila dipendenti delle forze armate, di polizia e di sicurezza, 35 mila vigili del fuoco e 1,2 milioni di statali che lavorano nella scuola, nelle università, nell'Afam e nella ricerca.
Contratti statali, novità oggi: ecco gli aumenti degli stipendi previsti per il 2018
Per i contratti statali della sanità e degli enti pubblici, informa l'agenzia Agi, il ministro Madia conta di arrivare al rinnovo entro la fine della legislatura.
In tutto, il contratto riguarderà 3,3 milioni di dipendenti statali. Con la firma della Corte dei Conti del contratto delle funzioni pubbliche, i dipendenti dei ministeri e delle agenzie riceveranno, già dalla busta paga di questo mese, anche gli arretrati per il 2016 e per il 2017 che vanno dai 370 ai 712 euro. Gli aumenti degli stipendi del comparto andranno dai 63 ai 117 euro a seconda del livello di stipendio. Per le fasce di reddito più basse è previsto un bonus perequativo tra i 21 e i 25 euro che farà aumentare il minimo degli aumenti degli stipendi a 84 euro. Le amministrazioni pubbliche con maggiori risorse, inoltre, potranno destinare al salario accessorio un bonus ulteriore che va dai 9 ai 14,5 euro a dipendente statale.
Il via libera della Corte dei Conti sui contratti della Scuola e delle forze armate dovrebbe arrivare a breve.
Novità contratto scuola 2018: aumenti stipendi, ferie, permessi, sanzioni e merito
Il rinnovo dei contratti statali 2018 aumenterà maggiormente gli stipendi del comparto sicurezza e difesa. Infatti, gli aumenti previsti vanno da 125 euro (per le forze armate) a 136 euro (per i finanzieri), passando per i 134 euro dei carabinieri, per i 132 della polizia e i 126 della Polizia penitenziaria. Ai Vigili del fuoco, invece, il nuovo contratto aumenterà gli stipendi di 84 euro medi al mese. Tuttavia saliranno anche le retribuzioni accessorie per il personale direttivo di 355 euro medi lordi, per il personale dirigente di 417 euro, per il personale non direttivo e non dirigente di 257 euro medi (da 167 a 407 euro).
Infine, il rinnovo del contratto scuola porterà aumenti degli stipendi da 81 a 111 euro. Non ci saranno aumenti degli orari di servizi e una parte del bonus di merito dei docenti verrà utilizzata per aumentare gli stipendi del personale della scuola. Permessi e ferie sono rimasti invariati sia per i dipendenti Ata che per i docenti, mentre la questione delle sanzioni disciplinari è stata rinviata al prossimo contratto scuola che verrà siglato per il triennio 2019-2021.