E' arrivata la firma sul contratto degli statali della Scuola 2018 con la definizione degli aumenti degli stipendi dei docenti e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata), nonché la regolamentazione di altre materie, tra le quali il bonus di merito dei docenti, la Carta per la formazione degli insegnanti e le ore pomeridiane. Interessati al nuovo contratto della scuola, dopo molti anni di blocco delle trattative, circa un milione e 200 mila tra insegnanti, personale Ata, tecnologi, ricercatori, amministrativi.

Gli aumenti degli stipendi sono stati in linea con l'accordo tra il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia e le sigle sindacati, risalenti a fine novembre 2016. Gli 85 euro di aumento degli stipendi, infatti, hanno trovato attuazione nella predisposizione di un minimo e di un massimo del personale della scuola.

Novità contratto scuola 2018: tutti gli aumenti stipendi docenti, Ata e statali

Con il rinnovo dei contratti statali e della scuola, gli aumenti degli stipendi andranno da un minimo di 80,4 euro ad un limite massimo di 110,7 euro. Nel dettaglio, gli aumenti di stipendio (a decorrere da marzo o da aprile 2018) saranno nell'ordine:

  • 96 euro medi per gli insegnanti di scuola;
  • 105 euo per i docenti dell'Afam;
  • 84,4 euro per il personale Ata (da un minimo di 80 ad un massimo di 89 euro);
  • 82 euro per le università;
  • 125 euro per i ricercatori e per i tecnologi;
  • 92 euro per gli amministrativi della ricerca;
  • 118 euro per l'Asi.

Inoltre, secondo quanto riportano i quotidiani di oggi, è stato salvaguardato il bonus di Renzi degli 80 euro, misura che era a rischio per l'insufficienza delle risorse a favore del comparto scuola.

Importante novità del nuovo contratto scuola è la riproposizione di materie, sottratte alla legge ed affidate nuovamente alla trattativa sindacale. Si parla di materie fondamentali come la valorizzazione professionale e la formazione del personale della scuola. Ulteriore novità, secondo quanto riporta Repubblica, riguarda le riunioni pomeridiane dei docenti: i collegi dei docenti, i consigli di classe e i ricevimenti dei genitori passano da un monte ore di 40 più 40 ad ottanta ore complessive. Il nodo sulle sanzioni dsciplinari, che ha bloccato i lavori all'Aran nelle ultime settimane con l'ipotesi di affidare ai dirigenti scolastici le sospensioni dei docenti fino a 10 giorni, verrà risolto nel prossimo rinnovo del contratto della scuola, previsto per il triennio 2019-2021.

Ragione per la quale il nuovo contratto degli statali della scuola, valido fino al 31 dicembre 2018, può ritenersi un contratto-ponte.

Contratto scuola, novità oggi bonus docenti, merito, alternanza scuola-lavoro e orari

Rimane in piedi, nel nuovo contratto della scuola, il bonus di 500 euro finanziato a favore dei docenti per la formazione. Viene, dunque, confermato uno dei più discussi punti della riforma della Buona scuola attuata da Renzi nel 2015. Il nuovo contratto, invece, modifica l'assetto dell'altro strumento della Buona scuola, il bonus d merito dei docenti. Con l'accordo all'Aran sulla scuola, il bonus di merito non verrà più distribuito dai presidi, ma per il 60% andrà ai docenti tramite gli aumenti degli stipendi e per il rimanente 40 per cento verrà assegnato attraverso la contrattazine a livello di istituzione scolastica.

Un'importante novità riguarda lo strumento dell'alternanza scuola-lavoro: i docenti che svolgeranno la mansione di tutor, che col rinnovo del contratto diventa obbligatoria, saranno incentivati in questa attività, ovvero otterranno una retribuzione di stipendio a parte.