Ultime notizie sulla riforma Pensioni di oggi, mercoledì 28 novembre, incentrate sulla partita a scacchi tra il Governo gialloverde e la Commissione Europea sulla manovra finanziaria: dall'esito del braccio di ferro, potremo comprendere anche le tempistiche di entrata in vigore e la normativa definitiva riguardante Quota 100, la nuova misura di anticipo pensionistico che dovrebbe rappresentare il primo step per il superamento della Legge Fornero.

Intanto, per il riconoscimento delle future pensioni sociali entrerà in campo l'Isee: lo ha confermato al quotidiano economico 'Il Sole 24 ore', il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.

Riforma pensioni e Quota 100, il Governo sta rifacendo i conti

La rimodulazione delle due colonne portanti della manovra finanziaria, vale a dire la riforma pensioni e il reddito di cittadinanza, ha riacceso il dibattito politico. I due leader politici di maggioranza, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, si sentono pienamente coinvolti nel negoziato: il leader del Movimento Cinque Stelle ha parlato di 'fase interlocutoria con Bruxelles' mentre il Ministro degli Interni ha dichiarato che si 'farà di tutto per evitare la procedura d'infrazione'.

Sulle tempistiche delle due misure, Salvini appare inamovibile: 'Quota 100 a febbraio e reddito cittadinanza a marzo'. In ogni caso, il leader della Lega Nord ha ammesso che il Governo sta rifacendo i conti su tutto e, di conseguenza, sono auspicabili le ipotesi di riduzione della platea di beneficiari di Quota 100: il quotidiano 'Repubblica' (edizione odierna di mercoledì 28 novembre) parla di una possibile sola finestra semestrale e di applicazione totale del metodo di calcolo contributivo.

Pensioni sociali, entra in campo l'Isee

Per le future pensioni sociali, si dovrà fare affidamento all'Isee. Lo ha dichiarato il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, al 'Sole 24 Ore': la misura entrerà nel 'pacchetto previdenziale' della manovra finanziaria.

Durigon ha sottolineato che occorra tener conto della ricchezza complessiva di coloro che percepiscono queste integrazioni al minimo, allo scopo di evitare che vadano a chi può godere di altre entrate oppure possiede diversi immobili o altro ancora. I dettagli della misura sono ancora in fase di definizione anche perché legati, giocoforza, all'altro provvedimento, quello relativo alla pensione di cittadinanza, sponsorizzato dal Movimento Cinque Stelle. Le pensioni sociali, quest'anno, hanno riguardato circa tre milioni di persone per una spesa pensionistica pari a circa 20 miliardi di euro o poco meno. In modo particolare, si tratta di importi medi di integrazione che possono arrivare sino al 40-45 per cento della pensione totale percepita dai beneficiari: in soldoni, si parla di valori medi attorno ai 498 euro al mese, secondo gli ultimi dati forniti dall’Osservatorio statistico Inps.