La nuova mobilità docenti per il prossimo anno scolastico si va sempre più delineando, in quelle che saranno le fasi e l'attribuzione dei punteggi ai docenti. Due le novità assolute per il prossimo anno, ovvero ci sarà una finestra unica per l'inoltro delle domande sulla mobilità docenti ed un'unica data in cui saranno noti i trasferimenti per tutti gli ordini e gradi di istruzione (con molta probabilità verso metà del mese di giugno in modo da permettere di sfruttare tutti i posti che si rendono via via disponibili nel corso dell’elaborazione dei trasferimenti/passaggi).

Per il prossimo anno, ci sarà una maggiore probabilità dei docenti emigrati al nord di poter ritornare nelle regioni del sud, ciò dovuto all'elevato numero di domande presentate per la pensione anticipata. Vediamo nel dettaglio maggiori informazioni sulla terza fase della mobilità, ovvero quella interprovinciale (le altre due fasi sono: la prima, quella comunale e la seconda, provinciale).

Terza fase della mobilità: interprovinciale

La terza fase della mobilità comprende i trasferimenti interprovinciali e la mobilità professionale, sia provinciale che interprovinciale. A tale terza fase della mobilità interprovinciale, per il prossimo anno scolastico 2019/20 spetta una quota di trasferimenti pari al 40 per cento dei posti rimasti disponibili dopo i trasferimenti provinciali.

Ai passaggi di cattedra e ai passaggi di ruolo spetta una quota del 10 per cento. A seguire, per l'anno scolastico 2020-21 spetterà il 30 per cento ai trasferimenti interprovinciali e 20 per cento ai passaggi; nell'anno scolastico 2021/22 spetterà il 25 per cento ai trasferimenti interprovinciali e 25 per cento ai passaggi. Inoltre, si ricorda che l'ordine di valutazione delle domande di trasferimento nella fase tre viene disposta in base alle precedenze e al punteggio (come riferito dalla sequenza operativa indicata nell’allegato 1 del CCNI, i movimenti della III fase vengono disposti secondo un preciso ordine). Ovviamente i docenti con più alto punteggio saranno agevolati nei trasferimenti, sebbene in caso di parità di punteggio in graduatoria, il docente che ha una maggiore anzianità anagrafica avrà la precedenza nel trasferimento. I docenti, che ottengono il movimento richiesto, (trasferimento o passaggio di ruolo/cattedra) saranno titolari su Scuola. La tabella titoli resta invece invariata.