Quando si parla di stranieri in relazione alla pensione in Italia, esistono due correnti di pensiero ben distinte. Infatti c'è chi considera gli stranieri che lavorano o hanno lavorato in Italia, come fondamentali per far quadrare i conti della spesa previdenziale nostrana. Tra questi molti tecnici tra i quali anche l’ex numero uno dell’Inps Tito Boeri. Molti altri invece pensano che gli stranieri siano per così dire “nocivi” perché abbattono il costo del lavoro.

Sull’argomento vanno registrati i numeri dell’Inps dall’angolatura che propone un articolo del quotidiano “Il Giornale”. La pensione di cittadinanza appena entrata in vigore dopo la conversione in legge del decreto su pensioni e reddito di cittadinanza secondo il quotidiano sarà fruibile da 7 pensionati stranieri ogni 10.

La pensione di cittadinanza a chi si rivolge

La pensione di cittadinanza è misura di contrasto alla povertà come il reddito di cittadinanza ma è riservata a persone che per età non possono lavorare. La misura è riservata a quanti vivono al di sotto della soglia di povertà stabilita dall’Istat e fissata a 780 euro al mese.

È necessario aver compiuto 67 anni di età ed avere un Isee sotto la soglia di 9.360 euro. Gli immobili di proprietà del richiedente o dei componenti il suo nucleo familiare non devono superare i 30mila euro di valore complessivo, con la casa di abitazione che non va considerata e con gli immobili all’estero che invece rientrano nella base di calcolo. Non bisogna avere più di 6mila euro in banca se si è single o 8.000 euro in coppia e 10.000 euro per famiglie con 3 componenti. Tali soglie salgono di 1.000 euro per ogni figlio successivo e di 5.000 euro se in famiglia ci sono disabili. Non ci devono essere in famiglia autovetture di cilindrata superiore a 1.600 cc o moto superiori a 250 cc se immatricolate nei due anni precedenti la domanda.

A prescindere dalla cilindrata, non si può presentare domanda se nei 6 mesi che precedono l’istanza si sia acquistato un autoveicolo nuovo. La misura è appannaggio di italiani e stranieri comunitari o extra con regolare permesso di soggiorno di lungo periodo. Inoltre bisogna essere residenti in Italia da almeno 10 anni dei quali gli ultimi 2 continuativi.

Pensioni troppo basse agli stranieri

Tornando sul tema dell’articolo del Giornale del direttore Sallusti, si sottolinea come molti cittadini stranieri oggi vivano con Pensioni minime al di sotto della soglia della povertà. Sarebbe il 70% delle pensioni Inps erogate a stranieri (da numeri ufficiali dell’Istituto) ad essere di importo inferiore a 780 euro al mese e quindi suscettibile di essere integrata con la pensione di cittadinanza.

In totale saranno 175mila i pensionati stranieri a poter richiedere la pensione di cittadinanza che consterà di una integrazione media di circa 250 euro e che allo Stato costerà 44 milioni di euro al mese.