Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 30 settembre vedono arrivare nuove dichiarazioni di conferma sulla quota 100 e sul reddito di cittadinanza dal Mef, ed in particolare dal Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Il governo ha quindi nuovamente confermato l'intenzione di proseguire con la sperimentazione del meccanismo di prepensionamento avviato nel corso del 2019, anche se al momento non è ancora possibile escludere alcune modifiche circa i criteri e le regole di funzionamento del provvedimento.

Gualtieri su Quota 100 e reddito di cittadinanza: 'Non saranno toccati'

Dal Ministro dell'Economia arrivano importanti conferme circa le misure inserite all'interno della prossima legge di bilancio 2020. "Reddito di cittadinanza e quota 100 non saranno toccati" ha indicato Roberto Gualtieri, spiegando che "la seconda è una misura che va ad esaurimento mentre sulla prima la sfida è rafforzare le politiche attive". La conferma rientra all'interno di una possibile manovra di piccola espansione. Un compromesso con il quale si tenterà di conciliare il problema dell'equilibrio dei conti pubblici e la necessità di ridurre il debito pubblico.

Tutto questo senza evitare che si ottengano effetti negativi sull'economia.

La conferma dal Mef dopo la presa di posizione del Premier Conte

Già nella scorsa settimana erano arrivate importanti conferme dal Premier Giuseppe Conte rispetto alla volontà del nuovo esecutivo giallo-rosso di mantenere la quota 100 ed il reddito di cittadinanza all'interno della prossima manovra. Durante un intervento tenutosi nel Brindisino il Presidente del Consiglio aveva spiegato che "reddito di cittadinanza e quota 100 sono misure di protezione sociale. Fanno parte di misure già adottate di protezione sociale e intendiamo conservarle".

L'ipotesi di una stretta sulla Q100 tramite un intervento sul cumulo dei redditi

Nella giornata di ieri era circolata un'ulteriore notizia riguardante le intenzioni del governo sulla quota 100. Ad una possibile conferma della misura si è ipotizzato un intervento correttivo riguardante il cumulo dei redditi, oggi possibile solo per lavori occasionali ed entro un massimo di 5mila euro lorde l'anno. Le indiscrezioni di stampa parlavano dell'eliminazione di quest'ultima possibilità, con l'esclusione totale per chi percepisce la quota 100 di arrotondare l'assegno fino al compimento dell'età di accesso alla pensione di vecchiaia (attualmente corrispondente a 67 anni di età). In questo caso resterebbero però confermati i requisiti di accesso anagrafici e contributivi, corrispondenti a 62 anni di età e 38 anni di versamenti.