La trasmissione di La 7 Di martedì ha voluto porre la propria lente d'ingrandimento su uno dei paradossi esistenti all'interno del mondo delle Pensioni: i così detti diritti inespressi. Esistono casi in cui i titolari di trattamenti pensionistici non sono a conoscenza della possibilità di ricevere maggiorazioni sul proprio assegno. Questo sarebbe frutto del fatto che non sempre l'Inps eroga in automatico eventuali diritti aggiuntivi rispetto a quelli già maturati.

Accade perciò che qualcuno finisca per chiedere una valutazione della propria situazione e riceva non solo gli aumenti, ma anche eventuali arretrati. Ed è il caso di una signora che è stata protagonista di un'inchiesta della trasmissione, a firma della giornalista Silvia Ciufolini.

L'esempio della 72enne Tina

L'esempio portato dalla trasmissione Di Martedì è quello di Tina, 72 anni. Nella sua carriera lavorativa ha alternato il lavoro di sarta a quello di impiegata di una ditta di pulizie. Una malattia l'ha debilitata al punto da ricevere dai medici il consiglio di smettere di lavorare per cause di forza maggiore.

Questo ha fatto si che, per lei, sia scattato l'assegno di invalidità civile. Quest'ultimo, una volta raggiunto la soglia anagrafica necessaria, si è trasformato in assegno sociale. L'importo era all'inizio di 380 euro. La sua idea era che quanto gli era riconosciuto rappresentava una cifra troppo bassa. Perciò, su consiglio di un'amica, ha scelto di rivolgersi ad un patronato. Qui sono stati fatti dei nuovi conteggi.

Ci sono maggiorazioni che non vengono erogate in automatico

Le verifiche fatte dopo la domanda fatta hanno portato alla luce il fatto che la donna avesse diritto a ben due maggiorazioni: 12, 92 euro più 178,54. Il suo assegno si è così proiettato fino a 594 euro. A ciò ovviamente si aggiungono tutti gli arretrati a partire dal 2013, per una cifra complessiva di 10957,89 euro che le sarà accreditata.

Si tratta di una situazione tutt'altro che poco comune nel mondo dei pensionati. Accade anzi che ci siano molte persone che avrebbero l'opportunità di vedere incrementato il proprio trattamento pensionistico, ma ne ignorano la possibilità. A confermare la presenza del fenomeno è l'esperta del settore interpellata da Di Martedì, Eleonora Galletti del patronato Anmil. "Non sono prestazioni - rivela - che l'Inps eroga in automatico, ma a domanda". "L'Inps - prosegue - non le attribuisce d'ufficio. Sono i famosi i diritti inespressi, il pensionato non sa di avere diritto a determinate maggiorazioni". Per i pensionati che avessero dubbi sul proprio trattamento, il consiglio resta quello di recarsi in un ufficio preposto e a chiedere una valutazione del proprio caso.