Varie le misure attese nel decreto aprile che dovrebbe essere emanato nei prossimi giorni dal Governo Conte e che dovrebbe andare a tutelare, tra gli altri, circa tre milioni di lavoratori saltuari e "in nero" con un bonus di 500 euro. Tuttavia, tra le nuove possibili misure del provvedimento e quelle da confermare del decreto "Cura Italia" del 17 marzo 2020, sarebbero circa 19 milioni i lavoratori da tutelare dalla perdita di reddito derivante dall'emergenza sanitaria ed economica.
Su tutte, prevale l'indennità destinata agli autonomi, professionisti e titolari di partita Iva che non solo verrà rinnovata, ma vedrà crescere il bonus di 600 euro ad 800: la tutela riguarderà i mesi di aprile e maggio. Il dubbio del Governo su questa misura è quello se lasciare invariata la disciplina dettata dal decreto "Cura Italia" di un mese fa, oppure se restringere la platea dei beneficiari con paletti legati soprattutto all'effettiva perdita di fatturato di autonomi e partite Iva.
Bonus 500 € Inps, possibile istituzione del Reddito di emergenza per aprile e maggio 2020
Per circa tre milioni di persone impiegate in attività saltuarie e "in nero" potrebbe arrivare il cosiddetto Reddito di emergenza, coincidente in un bonus Inps che dovrebbe avere un valore intorno ai 500 euro.
Dalle ultime informazioni pervenute in merito ai tavoli istituiti al Ministero del Lavoro e dell'Economia, il sussidio dovrebbe avere una durata limitata ai mesi di aprile e maggio, e dovrebbe più generalmente riguardare tutte quelle fasce lavorative, principalmente precarie, che non hanno ricevuto tutele dal precedente decreto "Cura Italia".
Per queste due misure, il bonus 500 euro e l'indennità agli autonomi e titolari di partite Iva, si ipotizza una spesa complessiva di dieci miliardi di euro, ma le proporzioni su quanto destinare all'una e quanto all'altra è ancora oggetto di confronto, proprio in queste ore, tra i tecnici del Governo.
Bonus Inps colf, badanti e lavoratori in nero: 500 euro se non regolari, fino a 600 euro agli assunti
Tra le categorie più numerose rientranti nei tre milioni di lavoratori da tutelare con il bonus 500 euro Inps rientrano colf e badanti non assunti con contratti regolari e non rientranti nella normale disciplina previdenziale e contributiva. Su circa 2 milioni di lavoratori domestici, i lavoratori in nero della categoria dovrebbero essere circa 1,2 milioni, mentre per 860 mila colf e badanti, assunti regolarmente, si ipotizza l'allargamento della cassa integrazione in deroga, come già avvenuto in altri settori.
Dalle ultime informazioni provenienti dai Ministeri del Lavoro e dell'Economia, le ipotesi sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali a favore di colf e badanti regolari contemplano l'allargamento della cassa integrazione semplificata con il riconoscimento di un sostegno economico fino a 600 euro, eventualmente da modellare in base all'orario di lavoro domestico prestato (part-time o tempo pieno) e alla mansione svolta.
Non solo bonus e Reddito di emergenza: allungamento Naspi di due mesi
Proprio la cassa integrazione dovrebbe rappresentare la misura che richiederà il maggiore sforzo in termini di risorse da stanziare nel decreto di aprile. Infatti, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali dell'emergenza sanitaria dovrebbe avere un impatto di circa 15 miliardi di euro per tutelare l'ampia richiesta di cassa integrazione ordinaria in deroga con la copertura fino a nove settimane, anche retroattive.
Il decreto di aprile potrebbe, inoltre, prevedere una deroga all'indennità di disoccupazione Naspi con un allungamento di due mesi per le tutele scadute o in scadenza nei mesi di emergenza sanitaria. La proroga servirebbe a non lasciare i lavoratori più in difficoltà senza strumenti di sostegno al reddito.