È stato firmato nella giornata di ieri, 8 settembre, il rinnovo del contratto di lavoro del settore domestico che vede interessati circa 860 colf, badanti e babysitter e fino a due milioni di lavoratori comprendendo il sommerso. Le novità più attese riguardano gli aumenti degli stipendi, con riconoscimento della formazione e l'inquadramento di colf e badanti su quattro livelli, e le nuove indennità per le attività più complesse, in vigore già dal 1° ottobre 2020, applicate a favore di domestici che si prendano cura di bambini e persone non autosufficienti.

Ma il nuovo contratto, bloccato dal 2016, ha previsto anche vantaggi fiscali per le famiglie datrici di lavoro.

Rinnovo contratti badanti, colf e babysitter: di quanto aumentano gli stipendi e nuove indennità

Sono quattro dunque i livelli di inquadramento di colf, badanti e babysitter nei quali si articola l'attività dei domestici del nuovo contratto nazionale di lavoro. Ciascun livello avrà due parametri retributivi in base alle conoscenze e alle competenze possedute dai lavoratori rispetto alla mansione. In tal modo, si punterà a superare la distinzione delle tre categorie lavorative (colf, badanti e babysitter) per inquadrare i lavoratori in una nuova figura professionale ("assistente familiare educatore formato") in base al contesto della prestazione di lavoro e alla distinzione dei domestici che prestino l'attività all'interno delle famiglie da quelli che si prendono cura di altri esseri umani.

Gli aumenti degli stipendi prevedono un incremento di 12 euro al mese per il livello medio B Super che verrà corrisposto a partire dal 1° gennaio 2021. Ma a favore dei domestici che siano in possesso della certificazione di qualità che attesti il proprio livello formativo è riconosciuta un'ulteriore indennità che può arrivare fino a 10 euro mensili. Tuttavia, era atteso nel rinnovo del contratto di colf, badanti e babysitter il riconoscimento di un sistema di indennità che è arrivato. A partire dal 1° ottobre prossimo, infatti, è prevista un'indennità di importo variabile da 100 a 116 euro circa, in aggiunta alla retribuzione minima, per i domestici che assistano bimbi fino al sesto anno di età oppure più di una persona non autosufficiente.

Colf e badanti, nel nuovo contratto permessi retribuiti e aiuti a famiglie per lavoro notturno e h24

Il rinnovo del contratto di colf, badanti e babysitter, in vigore fino al 31 dicembre 2022, prevede vantaggi anche per le famiglie datrici di lavoro. Infatti, costerà meno tenere un badante notturno, ovvero un lavoratore che presti assistenza tra le 20 e le otto del mattino. Con decorrenza dal 1° ottobre 2020 sarà possibile versare i contributi su un orario convenzionale di otto ore e con una riduzione di 24 ore settimanali. Vantaggi economici equiparati al lavoro notturno sono riservati alle famiglie che necessitino di assistenza h24 e che quindi debbano integrare l'orario di lavoro della badante con altre assunzioni per i giorni e per le ore di riposo della titolare.

Infine, ai lavoratori domestici assunti a tempo pieno, con contratto di lavoro a tempo indeterminato e con anzianità di almeno sei mesi presso la stessa famiglia, è riconosciuto il beneficio di 40 ore annue di permessi retribuiti per frequentare corsi di formazione professionale specifici e fino a 64 ore per i corsi Ebincolf, l'ente di settore.