Il decreto Ristori quater da otto miliardi di euro approvato alla fine del mese scorso e in Gazzetta Ufficiale dal 30 novembre ha stanziato 700 milioni di euro a chi non ha un lavoro stabile: in particolare potranno richiedere il bonus di Natale di 1.000 euro i lavoratori che rientrino in determinate categorie precarie, gli autonomi senza partita Iva e i lavoratori stagionali.

Tutte queste categorie potranno presentare la domanda all'Inps entro il 15 dicembre prossimo per l'indennità di fine 2020. Il bonus andrà dunque agli addetti del turismo, delle terme e dello spettacolo, agli stagionali non del turismo, ai lavoratori somministrati, ai lavoratori a chiamata, ai venditori a domicilio, agli intermittenti, agli autonomi senza partita Iva ma iscritti alla gestione separata Inps.

Chi dovrà presentare domanda bonus Inps di Natale 1.000 euro

Per la presentazione della domanda Inps del bonus 1.000 euro, tuttavia, i lavoratori che rientrino nelle suddette categorie e che avevano presentato domanda del bonus 600 euro a marzo e aprile, poi salito a 1.000 euro per alcuni con il decreto agosto, non dovranno procedere con la presentazione di una seconda istanza: l'aiuto arriverà in automatico da parte dell'Inps.

Il bonus scende a 800 euro per i lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa dello sport. L'ultimo decreto ripesca, inoltre, i codici Ateco per gli agenti di commercio, fino a oggi esclusi dai ristori a fondo perduto. Per coloro che, invece, non avessero già presentato domanda e percepito le indennità di agosto, occorrerà verificare le condizioni previste dal decreto Ristori quater, all'articolo 9 del Dl 30 novembre 2020 ovvero, per i lavoratori del turismo e somministrati:

  • aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020;
  • aver totalizzato non meno di 30 giornate di lavoro nello stesso periodo;
  • non essere titolari di pensione, contratti di lavoro alle dipendenze o Naspi;
  • i lavoratori dipendenti a tempo determinato, invece, devono essere stati assunti negli stessi settori del turismo e termali sia nel 2018 che nel periodo 1° gennaio 2019-30 novembre 2020 con almeno 30 giornate di lavoro in entrambi i periodi, oltre a non essere titolari di altri rapporti di lavoro dipendente o di pensione.

Indennità 1.000 euro decreto 'Ristori': bonus agli stagionali, autonomi senza partita Iva, lavoratori occasionali

Il bonus 1.000 euro va a ristorare anche altre categorie di lavoratori cosiddetti "atipici".

Si tratta dei lavoratori stagionali degli altri settori che abbiano cessato involontariamente il proprio lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020, periodo nel quale abbiano totalizzato anche 30 giornate minime di lavoro. Nello stesso periodo vanno verificate le 30 giornate lavorative degli intermittenti, dei lavoratori occasionali senza contratto in essere al 30 novembre 2020 e degli incaricati alle vendite a domicilio che non devono aver avuto un reddito del 2019 superiore ai 5.000 euro. Tutte le figure di lavoratori atipici non devono essere titolari, alla presentazione della domanda entro il 15 dicembre (giorno di scadenza delle domande anche delle indennità previste nel decreto di agosto), di pensione o di contratto di lavoro a tempo indeterminato.