Il Bando RiParto 2022 - con scadenza al 5 settembre 2022 - vuole promuovere la realizzazione dei progetti di welfare dell'azienda, con l'obiettivo di sostenere le lavoratrici madri che rientrano a lavoro dopo il parto. In questo modo l'azienda potrà creare armonia tra i tempi di lavoro e i tempi di cura della prole. Oltre alla domanda di finanziamento, l’impresa deve presentare il progetto finanziabile che prevede piani di accompagnamento psicologico, azioni che conciliano lavoro-vita genitoriale e incentivi economici che consentono il rientro a lavoro.

Destinatari dei finanziamenti

I soggetti che possono presentare domanda sono:

  • le imprese che hanno sede legale in Italia;
  • i consorzi;
  • i gruppi di società collegate o controllate (art. 2359 cc).

In particolare, secondo il bando, possono partecipare in forma associata consorzi e imprese che, con altri soggetti che hanno i medesimi requisiti, si costituiscono: come associazione temporanea di scopo (ATS); contratto di rete; come associazione temporanea d’impresa (ATI).

In tal caso però dovranno presentare una sola domanda di finanziamento, un solo progetto e un piano finanziario esclusivo entro le ore 12 del 5 settembre 2022.

Requisiti necessari per essere ammessi

Gli aventi diritto, al momento della presentazione della domanda devono possedere alcuni requisiti a pena l'esclusione.

I partecipanti devono aver depositato le agevolazioni pubbliche in un conto vincolato: è necessario che non abbiano subito sanzioni che comportino l'esclusione. Devono contribuire ai costi del progetto attenendosi esclusivamente alle percentuali stabilite. Inoltre è necessario possedere l'iscrizione al registro delle imprese presso la Camera di commercio territoriale competente.

La sede legale dev'essere in Italia. Non deve essere in stato di liquidazione volontaria. Infine non deve essere assoggettato a sanzioni interdittive.

Contenuti indispensabili delle proposte di welfare

Il bando RiParto 2022 impone che nei progetti si debbano indicare tre punti di rilievo:

  • 1. deve prevedere azioni di supporto all’assunzione del nuovo ruolo genitoriale, l'azienda deve proporre iniziative di sostegno psicologico, fisico e di coordinazione della vita lavorativa e gestione della prole;
  • 2. deve indicare incentivi economici per il rientro al lavoro post-parto o in caso di adozione;
  • 3. deve proporre percorsi formativi e di aggiornamento che consentano alla madre lavoratrice di rientrare a lavoro nel modo più sereno possibile.

Concessione finanziamenti

Sono stati stanziati 50 milioni di euro.

La concessione di finanziamenti è così ripartita:

  • dai 15.000 euro ai 50.000 euro per le imprese che hanno meno di 10 dipendenti;
  • dai 30.000 euro ai 100.000 euro per le imprese che hanno meno di 50 dipendenti;
  • da 80.000 euro a 250.000 euro per le imprese il cui numero di dipendenti va dalle 50 alle 250 unità;
  • da 200.000 euro fino a un milione di euro per le imprese che hanno oltre i 250 dipendenti.

Graduatoria del bando

Una volta presentata la domanda al Bando RiParto 2022 e il progetto di welfare aziendale la commissione esaminerà le domande pervenute entro il 5 settembre 2022. In seguito sarà redatta una graduatoria che stabilirà l'erogazione dei fondi.

Nella valutazione dei progetti avranno un riscontro di rilievo: il numero dei dipendenti; in caso di pari merito nell'ultima posizione in graduatoria si darà priorità al progetto che ha previsto una percentuale maggiore di cofinanziamento.

Come presentare domanda

Il bando è consultabile sul sito del Governo dove, se interessati, è possibile scaricare il modello di richiesta; è importante che la domanda venga presentata unitamente alla documentazione completa protetta da password che, successivamente, dovrà essere comunicata al Dipartimento.

La domanda va presentata tramite PEC: nell'oggetto della e-mail bisogna indicare il codice CUP “J51D22000010001” e l'appellativo del soggetto proponente; inoltre la documentazione dev'essere trasmessa in formato PDF e deve contenere la firma digitale del legale che rappresenta il proponente.