Anche alcuni colossi dell’IT risentono della crisi economica e annunciano dei tagli del personale. L’ultima realtà imprenditoriale della Silicon Valley a prendere questa decisione è stata Microsoft: secondo quanto annunciato nelle scorse ore, infatti, la multinazionale di Redmond è infatti pronta a tagliare circa 10.000 posti di lavoro nel corso del 2023, entro la fine del mese di marzo.
I tagli del personale dovrebbero coinvolgere quasi il 5% della forza lavoro dell'azienda.
Microsoft ha deciso di licenziare 10.000 dipendenti
Satya Nadella, in qualità di amministratore delegato di Microsoft, ha messo in evidenza come i previsti tagli del personale facciano parte di quelle decisioni da prendere per poter essere "sempre più forti e competitivi" in uno scenario economico in cui i cambiamenti si susseguono all’ordine del giorno.
I tagli peseranno per 1,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell'anno.
Nel corso della pandemia, Microsoft aveva ottenuto importanti risultati in termini economici. Le vendite si erano rivelate positive, perché le persone, essendo rimaste per mesi chiuse in casa, avevano effettuato massicci investimenti nell'ambito della sicurezza informatica. Ma da allora le cose sono cambiate.
Poche ore fa, un analista di Morningstar, Dan Romanoff, ha dichiarato che: “dal punto di vista del quadro generale, un altro ciclo di licenziamenti in corso presso Microsoft suggerisce che l’ambiente non sta migliorando e probabilmente continua a peggiorare”.
Nuovi obiettivi per Microsoft
All’inizio del suo incarico, Satya Nadella aveva firmato oltre 25.000 lettere di licenziamento, perché l’acquisizione di Nokia da parte di Microsoft non si era rivelata foriera di ottimi risultati.
Nel 2019, invece, c’era stata una netta ripresa con l’assunzione di quasi 75.000 lavoratori da parte della multinazionale di Redmond. Il cloud computing, infatti, stava crescendo sensibilmente. Adesso prevale l’incertezza: pertanto, i 10 miliardi di dollari investiti nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale e i 69 miliardi di dollari impiegati per acquisire Activision, leader nella produzione di videogiochi, lasciano intendere che Microsoft ha nuovi ambiziosi obiettivi.
Con i previsti tagli del personale, Microsoft allunga la lista delle multinazionali attive all’interno della Silicon Valley che si sono ritrovate a prendere decisioni del genere: pochi mesi prima, infatti, era già toccato a Meta Platforms, realtà che controlla social network del calibro di Facebook e di Instagram, e Amazon.