È stato pubblicato un comunicato sulla piattaforma NoiPA in cui viene annunciata ufficialmente un’anticipazione, definita speciale, degli stipendi destinati al personale che ha svolto nel 2023 incarichi di supplenza breve e saltuaria. L’emissione speciale sarà visibile già giorno 11 gennaio 2024, ma sarà esigibile a partire dal 18-19 gennaio 2024 (accreditata sui vari conti correnti).

NoiPA, ritardi stipendi precari: emissione speciale l’11 gennaio, in pagamento il 18/19 gennaio 2024

In sintesi, il MEF in accordo con NoiPA ha deciso, visti i notevoli ritardi rispetto agli accrediti del personale supplente e di ruolo, di pagare le somme spettanti al personale interessato.

Si tratta di docenti e personale ATA con contratto di supplenza breve e/o saltuaria che hanno prestato servizio ma che ancora, dal momento dell’assunzione in servizio, non hanno percepito nessuno stipendio.

La medesima comunicazione pare essere arrivata anche alle Istituzioni Scolastiche, direttamente dal Dipartimento per le risorse umane del Ministero dell’Istruzione e del Merito. La notizia ha rincuorato i tanti lavoratori precari della Scuola dopo le note vicissitudini circa i mancati pagamenti dei loro emolumenti e dopo le aspre polemiche sui social rispetto a questa vicenda.

Molte unità di personale precario (Docenti e ATA) interessati all’emissione speciale

Sarebbero in migliaia i lavoratori interessati (con un contratto breve e saltuario) che non percepiscono i loro stipendi da settembre, su prestazioni già rese nel rispetto degli obblighi contrattuali.

Si tratta certamente di un primo passo, ma l’emissione speciale non risolve in maniera definitiva il forte ritardo che ogni anno si verifica per questi lavoratori.

Qualcuno di loro, attraverso alcune interviste rilasciate sugli organi di stampa nazionale, ha dichiarato pure di non avere i soldi neanche per pagare le bollette delle utenze o per fare la spesa.

Eppure, hanno prestato il loro servizio così com’era giusto fare. Jacopo Greco, capo dipartimento del MIM ha dato le sue personali rassicurazioni in merito a questa situazione, dichiarando che entro la fine di gennaio si scriverà la parola fine su questa decennale criticità. La riprova di questa intenzione da parte del MIM consiste proprio nell’invio della comunicazione giunta in queste ore a tutte le scuole del Paese.

I sindacati ipotizzano una vertenza legale con recupero degli interessi

Intanto, molti sindacati di categoria che in questi mesi hanno denunciato a voce alta il problema, si dicono scettici sulla data dell’11 gennaio 2024 fissata dal Ministero dell’Istruzione. Sulla questione interviene Anief, la quale nonostante rimanga in attesa di vedere l’esito dell’emissione speciale, non esclude la possibilità di iniziare, in maniera collettiva, una vertenza legale finalizzata al recupero degli interessi maturati in tutti questi mesi di mancata retribuzione.