Nel piccolo comune di Martano, nel basso Salento, è scoppiato un caso politico, visto che l'amministrazione comunale del paese vuole conferire la cittadinanza onoraria a Abdullah Ocalan. Il sindaco di Martano Fabio Tarantino si giustifica ricordando "il clima pesante di repressione attuato in Turchia dal presidente Erdogan, con violenze che stanno raggiungendo livelli di recrudescenza inauditi".
Inoltre specifica che il conferimento della cittadinanza onoraria a Ocalan avrebbe due scopi, da un lato "la profonda condanna del modus operandi del governo turco" e dall'altra parte il "riconoscimento di una delle tante vittime di questo orrendo regime".
L'opposizione attacca il sindaco
Antonio Carra, dall'opposizione attacca ricordando che si tratta di "Un uomo che la comunità internazionale considera un terrorista" e tappezza il paese con manifesti che accusano l'amministrazione comunale di decisione "tirannica", non condivisa con la cittadinanza. Ma il sindaco precisa che "nessuna decisione è stata presa" e che solo giovedì 16 febbraio, in un consiglio comunale aperto si dibatterà del possibile conferimento della cittadinanza onoraria.
Il confronto si preannuncia acceso, anche se l'amministrazione in carica ha, da sola, i numeri per approvare la delibera. Il piccolo centro di Martano si aggiungerebbe alle città di Napoli, Palermo, Reggio Emilia, Palagonia e Riace che hanno già conferito la cittadinanza onoraria al leader curdo.
Ma chi è Öcalan
Abdullah Öcalan, nato a Ömerli il 4 aprile del 1948 è il leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK). Politico, guerrigliero e rivoluzionario curdo, presunto mandante di molti attentati politici in Turchia è attualmente detenuto nell'isola-prigione di Imrali. Catturato a Nairobi (in Kenya) il 15 febbraio del 1999, venne condannato alla pena di morte per attività separatista armata. La pena fu poi commutata in ergastolo per l'abolizione della pena capitale nello stato turco. Öcalan è considerato un terrorista in Turchia, negli USA e nella comunità europea.