Una tra le priorità assolute per l'Ad di FIAT Chrysler, Sergio Marchionne, è il rilancio del marchio Alfa Romeo nei primissimi mesi dell'anno, gettando le basi per la fine della Cig e, di conseguenza, il rientro nelle fabbriche degli operai posti da mesi in cassa integrazione.

Indiscrezioni certe quest'ultime, partite direttamente dalla bocca dell'amministratore delegato Fiat Chrysler, durante un'intervista al quotidiano Repubblica, in seguito ai fatti noti a livello mondiale, relativi all'acquisizione da parte di Fiat della maggioranza del pacchetto azionario di Chrysler, il colosso di Detroit.

Operazione Fiat Chrysler, Marchionne: priorità rilanciare Alfa Romeo

"Questa operazione ha permesso la sopravvivenza dell'industria italiana...", sono queste le parole esatte con cui Sergio Marchionne ha giustificato la fusione con Chrysler. La volontà del manager italo-canadese, espressa durante l'intervista a Repubblica, è quella di rilanciare il marchio Alfa Romeo e farlo in Italia, come da lui stesso sottolineato. Il top manager ha individuato, tra tutti gli stabilimenti italiani, quello di Cassino come il sito produttivo più idoneo per rilanciare le vetture Alfa Romeo. A proposito di stabilimenti, infatti, Sergio Marchionne, oltre ad illustrare il futuro e le destinazioni degli altri impianti sul territorio nazionale, ha confermato "...

A Cassino il rilancio dell'Alfa."

Attualmente lo Stabilimento Ciociaro di Piedimonte San Germano produce, a ritmo ridottissimo, oltre alla "Bravo" e alla "Nuova Lancia Delta", anche l'Alfa Romeo "Giulietta". Quindi le parole di Marchionne senz'altro danno una speranza, e una boccata d'ossigeno alle prospettive future dello Stabilimento e dei suoi attori principali: operai, impiegati e realtà territoriali.

Operazione Fiat Chrysler, Marchionne: rientro di tutti gli operai in Cig

Un altro passo fondamentale, riguardo l'intervista fatta a "Repubblica" da Marchionne, è stato quello in cui ha precisato che "...dico che con il tempo, se non crolla un'altra volta il mercato, rientreranno tutti", riferendosi a proposito del rilancio dell'Alfa Romeo, a tutti gli operai in Cig del sito di Cassino